Lucca CG15: Sergio Bonelli Editore, la presentazione di Hellnoir
La Sergio Bonelli Editore ha presentato qui a Lucca Comics & Games Hellnoir, la terza miniserie dopo Coney Island e Tropical Blues
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
La Sergio Bonelli Editore ha presentato qui a Lucca Comics & Games Hellnoir, la terza miniserie dopo Coney Island e Tropical Blues. Il primo episodio come sapete, è uscito in edicola il giorno prima dell'inizio della kermesse toscana. Qui Pasquale Ruju, un passato su Dylan Dog e un presente su Tex, ha voluto illustrare a una Sala Tobino piena, i risvolti della sua ultima creatura. È disegnata da un'altra colonna dell'Indagatore dell'Incubo ma che ha prestato la sua matita ad altre serie come Martin Mystère e Dampyr: Giovanni Freghieri.
Ma com'è nata l'idea originale, ha chiesto il redattore capo della casa editrice milanese, Michele Masiero, che ha fatto da moderatore.
La trama è piuttosto semplice e curiosa, ha proseguito Masiero, ridando la parola allo scrittore di origini sarde:Era una cosa che avevo in mente da tanti anni. Da tempo pensavo a un mix tra l'hard boiled classico e un horror fantastico.
[caption id="attachment_84828" align="alignleft" width="228"]Chi muore come il protagonista, Melvin Soul (apprenderemo come durante un flashback), si ritrova a condurre una seconda esistenza in un luogo terrificante. É una specie di aldilà laico ma governato da esseri demoniaci e antropofagi. Vi finisco gli umani che vengono uccisi da una morte violenta. Ma la nuova vita è assai peggiore della precedente e tremendamente più pericolosa. Hellnoir è una città oscura, sterminata, fra il nostro mondo e forse il vero inferno. Gli umani che vi finisco hanno possibilità assai ridotte di cavarsela in mezzo a creature che solo esteriormente somigliano loro ma sono in realtà mostri che si nutrono della loro carne. Questa stirpe, molto corrotta, governa tale dimensione con la paura e la violenza e si mescola in mezzo alle proprie prede.

La curiosità ha proseguito Ruju, è che ognuno che finisce in questo incubo, torna a fare quello che faceva prima di arrivarvici. Melvin era un detective è resta tale anche in questa oltretomba. Ma esistono collegamenti con il nostro universo. Un legame mediatico è presente tra lui e sua figlia Cassy. Lei è una poliziotta e sarà aiutata dal padre nelle proprie indagini. Anzi si vedranno indagini parallele, una condotta in maniera tradizionale da questa parte e una molto più atipica da quell'altra.
Il simpatico e schivo Freghieri si è detto molto contento di aver lavorato a un fumetto del genere. Gli ha offerto la possibilità di ritornare al suo stile giovanile che aveva dovuto stemperare perché poco consono al fumetto popolare ha chiosato. Riprendere e sviluppare un stile incentrato su un netto contrasto tra bianchi e neri, tra chiari e scuri lo ha rivitalizzato:
Ho cercato di fare un lavoro suggestivo come la storia particolare di Pasquale. Hellnoir è stata una sfida, che mi ha accesso di nuovo una grande voglia di disegnare e soprattuto di farlo con grande libertà.
La miniserie ha concluso Ruju, è stata un progetto a due e Giovanni vi ha instillato una tale energia e anche una speciale sensualità, che merita di essere letta solo per godere delle sue tavole.