Kobane Calling: BAO annuncia la nuova edizione aggiornata del fumetto di Zerocalcare
Dopo l’annuncio della nuova edizione del celebre reportage a fumetti di Zerocalcare, Kobane Calling, arriva al Bellini di Napoli lo spettacolo teatrale

Tramite la propria pagina Facebook, BAO Publishing ha annunciato che il prossimo 16 aprile uscirà Kobane Calling oggi, a quattro anni dalla pubblicazione originale del celebre romanzo grafico di Zerocalcare.
Il reportage a fumetti verrà riproposto in una versione aggiornata che contestualizza l’attuale situazione nella regione di Rojava. Il volume proporrà una nuova copertina – colorata da Alberto Madrigal (Pigiama, computer, biscotti) – e le cartine dei risguardi aggiornate con l'attuale ripartizione siriana dei territori.All’interno, inoltre, una nuova introduzione scritta dall’autore e una storia aggiuntiva di trentadue pagine, Macelli, dedicata a Lorenzo Orsetti, originariamente pubblicata su Internazionale lo scorso anno.
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La rappresentazione è stata adattata e diretta da Nicola Zavagli, con Beatrice Visibelli alla direzione artistica, e racconta la spietatezza del conflitto cercando di mantenere l’equilibrio tra narrazione degli eventi e immaginario fumettistico. Al termine dello spettacolo di questa sera, martedì 3 marzo, Zerocalcare e il regista Nicola Zavagli incontreranno il pubblico.
Di seguito trovate la sinossi di Kobane Calling che appare sul sito dell’editore milanese:
Tre viaggi, Turchia, Iraq, Siria, il Kurdistan come i telegiornali non lo raccontano. Le macerie di Kobane e un popolo intero in guerra per difendere il proprio diritto a esistere, proteggendo labili confini la cui esistenza non è sancita da nessun atlante geografico. Zerocalcare ci racconta, con sguardo lucido e solo a tratti ironico, una delle più importanti battaglie per la libertà silenziosamente in corso al mondo. Un libro importante, difficile da inquadrare in poche parole, che raccoglie le due storie già apparse su Internazionale e quasi duecento pagine in più di diario di quei viaggi nel Rojava, la regione che i curdi stanno cercando di trasformare in un’utopia democratica senza uguali in Medio Oriente e forse al mondo.
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