Il programma del Festival di Venezia
Annunciati oggi i film che verranno mostrati al Lido. In concorso, le pellicole di Giuseppe Tornatore, Michael Moore, Werner Herzog e George Romero. Fuori concorso Joe Dante e Steven Soderbergh. Aggiornato con il commento...
Fonte: Badtaste.it
Fenomeno curioso. Ogni anno, poco prima dell'annuncio dei titoli che verranno presentati a Venezia, mi verrebbe voglia di andare al Lido. Poi, una volta che leggo i film che verranno presentati, mi rassicuro e mi dico che è meglio risparmiare i soldi. Non si tratta, francamente, di pellicole attesissime da chi ci legge. Certo, è curioso vedere in concorso i film di Romero e di Tsukamoto, così come magari nelle altre sezioni mi sarei visto volentieri Joe Dante. Ma francamente, non c'è nulla per cui investire almeno (e mi mantengo basso) un migliaio di euro per dieci giorni di lavoro (peraltro massacrante, almeno per chi lo vuole fare bene).Come previsto (meglio, annunciato anticipatamente dal presidente di Medusa Carlo Rossella, stranamente in vena di gaffe), sia Tornatore che Placido saranno in concordo con i loro ultimi due lavori. Continuo a pensare che i rischi siano notevoli (soprattutto per il kolossal di Tornatore), ma spero tanto di sbagliarmi. Nota poco positiva per il cinema italiano. Manca infatti l'ultimo film di Giorgio Diritti, che con Il vento farà il suo giro aveva ottenuto alcuni dei migliori consensi per un titolo italiano negli ultimi anni. L'uomo che verrà, la sua pellicola sulla strage di Marzabotto, come spiegato dallo stesso Marco Muller, era stata invitata ad aprire la sezione Orizzonti, ma probabilmente i produttori puntavano al concorso e hanno quindi rifiutato. Certo, in teoria Muller potrebbe aver fatto un errore preferendogli l'esordiente Giuseppe Capotondi nella sezione principale, ma il timore è che il film non fosse così buono da reggere un compito talmente impegnativo. Comunque, quasi sicuramente lo vedremo al Festival di Roma.
Non è un buon segno neanche la presenza fuori concorso di Steven Soderbergh. Probabilmente l'hanno richiesta gli stessi produttori della pellicola (difficile pensare che sia stata una scelta dei selezionatori), ma certo non fa molto ben sperare, anche considerando che di solito un premio agli attori americani ci scappa. Poca fiducia nelle proprie possibilità? Molta fiducia invece per Tom Ford, che a mio avviso è tra i più papabili per il titolo di film-bufala della Mostra (uno c'è sempre, impossibile scampare).Intanto, oggi più che all'Hotel Excelsior sembrava di stare davanti ai cancelli di Mirafiori durante un autunno caldo. Star del cinema (Accorsi e la Morante, per esempio) all'entrata per protestare, annunci deliranti dal palco prima della conferenza (una falsa lettera di Bondi che voleva essere divertente e invece era soltanto idiota, perfetta comunque per aizzare le polemiche e non ottenere nulla) e altre proteste varie che con il cinema non avevano molto a che fare. Non ci si annoia, insomma. speriamo che durante il Festival nessuno faccia l'idiota...
In concorso:
Baaria di Giuseppe Tornatore
Soul Kitchen di Fatih Akin
La doppia ora di Giuseppe Capotondi
Persécution di Patrice Chereau
Accident di Cheang Soi
Lo spazio bianco di Francesca Comencini
White Material di Claire Denis
Mr Nobody di Jaco van Dormael
A Single Man di Tom Ford
Lourdes di Jessica Hausner
Bad Lieutenant di Werner Herzog
The Road di John Hillcoat
Between Two Worlds di Vimukahti Jayasundara
The Traveller di Ahmed Maher
Lebanon di Samuel Maoz
Capitalism: A Love Story di Michael Moore
Women Without Men di Shirin Neshat
Il grande sogno di Michele Placido
36 vues du Pic Saint-Loup di Jacques Rivette
Survival of the Dead di George Romero
Life During Wartime di Todd Solondz
The Bullet Man di Shinya Tsukamoto
Prince of Tears di Yonfan
Oltre a questi sarà presentato in concorso un altro film "a sorpresa".
Ecco invece alcuni dei titoli fuori concorso:
[REC] 2 di Jaume Balagueró
The Hole di Joe Dante
The Men Who Stare at Goats di Grant Heslov
The Informant! di Steven Soderbergh
South of the Border (documentario) di Oliver Stone
Brooklyn's Finest di Antoine Fuqua