Il CEO di IMAX sulle riaperture dei cinema: "Smettiamo di concentrarci sul weekend d'apertura"
Richard Gelfond, il CEO della catena IMAX, è convinto che le riaperture dei cinema saranno una maratona e punta a un grande 2021
Il ritorno in sala sarà una maratona (lo dimostrano già i primi dati in Italia, e parliamo di una fase in cui non ci sono ancora prime visioni), ed è chiaro che i numeri del primo, o dei primi, weekend non saranno paragonabili a quelli del passato. La speranza di Gelfond, come quella dei CEO delle altre catene cinematografiche che hanno a che fare con investitori e creditori, è che si guardi al lungo periodo, anche grazie a un calendario autunnale e invernale sempre più ricco di uscite (grazie agli slittamenti).Mi preoccupa il fatto che le persone si concentrino troppo sul weekend d'apertura. Gli investitori devono smettere di pensare a quello. Il weekend d'apertura più ricco di sempre, quello di Avengers: Endgame, non verrà minacciato. Non accadrà.
IMAX, intanto, sta preparando la riapertura a inizio luglio, con un certo anticipo rispetto all'uscita di Tenet (che ovviamente sarà il titolo di punta, essendo girato anche in IMAX). La catena porrà massima attenzione alla sicurezza e al comfort dei propri clienti, limitando la capacità dei cinema e aumentando il distanziamento sociale.
La riapertura dipenderà, ovviamente, dalle direttive locali in base alla criticità della situazione, ma i piani per luglio sembrano piuttosto convincenti e, anzi, lo slittamento di Tenet al 31 luglio sembra aver favorito IMAX:Se Tenet fosse uscito il 17 luglio avremmo faticato a proiettare anche Mulan. Ora invece potremo proiettare Mulan e, poi, Tenet.
Gelfond, comunque, è convinto che il box-office non tornerà ai livelli pre-COVID-19 finché i consumatori non si sentiranno completamente al sicuro e rilassati:
Ipotizziamo che venga trovata una cura o un vaccino per il Coronavirus: se entro l'inizio del 2021 il pubblico si sentisse al sicuro, allora sarei incredibilmente ottimista per il box-office del 2021.
Infine, il CEO ribadisce che successi on demand come quello di Trolls World Tour non dimostrano che il pubblico preferisca i film in PVOD a quelli in sala:
Non penso che i problemi legati a Trolls World Tour abbiano qualcosa a che fare con i blockbuster. Sia chiaro: non c'è prova che un'uscita in PVOD possa generare gli stessi incassi, per un blockbuster, di quelli che può generare l'uscita in sala.
Non a caso, oltre il film d'animazione della Universal, durante l'emergenza Coronavirus gli studios hanno preferito rinviare le uscite.