Seven Secrets: Tom Taylor e Daniele Di Nicuolo parlano della loro collaborazione
Tom Taylor e Daniele Di Nicuolo credono molto in Seven Secrets e sperano in una storia di lunghissimo respiro
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Taylor - Io e Daniele siamo stati messi in contatto da BOOM!, grazie all'editor Dafna Pleban, che voleva da tempo un mio progetto indipendente per la casa editrice e mi ha contattato per la proposta. Avevo un paio di idee e ho iniziato a dirle di Seven Secrets. Immediatamente lo ha approvato e siamo andati avanti da lì. Fan del lavoro di Daniele, è lei che me l'ha fatto conoscere. Non appena ho visto le tavole ho confermato che era perfetto. Tra i due progetti che avevo in mente, questo sembrava tagliato su misura per lui, per l'energia e il sentimento che ci mette. Un matrimonio grandioso sin dal primo giorno.
Tra me, Daniele e soprattutto Dafna, che tiene lo sguardo vigile su tutto c'è un ottimo rapporto. Lavorare è una gioia. Daniele mi ha mandato studi sui personaggi praticamente subito, non appena gli ho inviato i miei profili. Faccio grande attenzione a questa fase, per adattare l'aspetto a quel che avevo in mente e viceversa. L'unico su cui abbiamo dovuto un po' lavorare è Casper, il protagonista, perché ovviamente è molto importante. Ma ce ne sono talmente tanti... la prima volta che ha disegnato Sigurd, l'ha colta in pieno.Di Nicuolo - Dafna è stata la mia editor su Power Rangers e mi ha detto che voleva me per un nuovo progetto e che avrei avuto l'opportunità di lavorare con Tom Taylor, di cui adoro il lavoro. Amo il modo in cui crea i suoi personaggi e, e io sono appassionato di storie che ruotano attorno ai protagonisti, alle famiglie e ai gruppi di persone e amici. Quando mi ha descritto il progetto e mandato il soggetto, per me era un sogno che diventava realtà, la storia che avevo sempre voluto raccontare. Non ci potevo credere. Sono onorato e felice di avere al fianco un talento come Tom.
Impregnato da tre anni su Power Rangers, Di Nicuolo aveva bisogno di un progetto che avesse delle atmosfere diverse e i personaggi proposti da Taylor lo hanno colpito subito, invitandolo a un processo di studio e design fluido e naturale, che spiega la velocità di cui parla lo sceneggiatore. Il suo personaggio preferito è l'antagonista di Seven Secrets, Amon, un po' per la passione generica per i villain e un po' per la sua personalità, su cui l'artista rimane però abbottonato.
Taylor - Non vediamo il protagonista della storia per tutto il primo numero, ma lo conosciamo come narratore. In pratica, è un bambino che non sarebbe dovuto nascere e una specie di bastian contrario, cresciuto in una società che ha deciso di abbandonare per un po'. A causa delle regole della comunità in cui vive, non gli è permesso avere una famiglia e nemmeno dei genitori. Il suo dovere primario è proteggere le scatole che contengono i sette segreti, lo stesso che fu dei suoi genitori.
Casper è un personaggio dalla vita difficile, quindi, ma è anche pieno di gioia, positivo, anche un po' malizioso. Ha un grande senso dell'umorismo, molto tagliente, intelligente ma anche innocente. C'è qualcosa in lui che credo attrarrà tutti quanti e la stessa cosa c'era nei suoi genitori. Sia lui che Amon sono molto capaci e tosti. La loro storia, le cose che hanno e quelle che non possono avere, sono un motore importante della trama.
A dirvi la verità i secreti sono segreti. Puro e semplice. Ma posso dirvi che sono stati protetti a lungo per ottime ragione, perché possono letteralmente cambiare il mondo. Uno verrà liberato all'inizio della storia e la gente avrà un assaggio delle sue conseguenze. Sono parole, armi, vie e cose anche peggiori con la potenzialità di cambiare tutto ed è fondamentale che siano tutelati. Per farlo, esiste l'ordine dei sette.
Una storia che Tom Taylor potrebbe continuare in eterno, dice, e che sta gestendo in maniera molto discreta. Né gli editor di BOOM! Studios né Daniele Di Nicuolo sanno tutto della trama e c'è un mistero in particolare che lo scrittore sta tenendo per sé, con cui stupirà i suoi colleghi. Il progetto è comunque pensato per essere di grande respiro e la risposta dei fan all'esordio è certamente incoraggiante.
Taylor - Sono noto per far innamorare i miei lettori dei personaggi e poi pugnalarli alle spalle. Ovviamente, ci sarà anche un po' di tutto questo in Seven Secrets. Le figure che troverete tra le pagine sono parecchie, ma in particolare ci siamo tutti invaghiti molto in fretta della famiglia centrale dei protagonisti, sin dai primi due numeri. Ci sono entrati immediatamente nel cuore e credo che tutti coloro che hanno avuto modo di vedere le storie sinora sappiano di cosa stia parlando. Quindi dovreste avere per le mani personaggi immediatamente adorabili e vorrete vederli sopravvivere ai guai. Come per ogni progetto in cui sono coinvolto, non c'è alcuna garanzia che accada.
Taylor e Di Nicuolo sono talmente convinti da Seven Secrets e dalle sue potenzialità che hanno già parlato di spin-off riguardanti alcuni personaggi e progetti paralleli, anche a testimonianza dell'immediata sinergia che si è creata tra i due, incardinata sulla centralità dei protagonisti che condividono e delle emozioni come nucleo della storia, sia dal punto di vista narrativo che visivo.
Taylor - Daniele realizza le scene d'azione con tantissimo movimento e grande energia, ma poi è in grado di accompagnarle a questi piccoli momenti in cui vediamo il volto di Sigurd, per esempio, apprezziamo la sua tristezza mista a rimpianto. E così siamo catturati dal personaggio, che è ciò che mi fa investire emozionalmente in una storia e a quello che ha da dire. Entrare in connessione con un altro narratore in questo modo è entusiasmante, quindi posso confermare: lavorerei con Daniele Di Nicuolo per sempre. Ma la speranza è che tra sette anni la gente voglia leggere qualcosa di diverso.
Di Nicuolo - Spero davvero che questo progetto possa andare avanti molto a lungo, perché mi piace moltissimo e adoro lavorare con Tom, il modo in cui tratta i personaggi e quel che mi mette davanti. Sin qui, è l'incarico migliore della mia carriera proprio grazie al modo in cui scrive e, se posso realizzare quel che sto facendo, è grazie a delle sceneggiature incredibili. Quindi certo che vorrei collaborare a qualcos'altro con Tom, ma per ora sono felicissimo di quel che abbiamo sottomano e spero proprio che prosegua a lungo.
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