Marvel: Empyre, X of Swords e Spider-Man nel panel di Next Big Thing | Comic-Con@Home
Durante l'edizione digitale del Comic-Con di San Diego, fumettisti ed editor Marvel parlano di Empyre, Spider-Man e X of Swords
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Si è iniziato parlando di Empyre, l'evento estivo della Marvel che coinvolge Fantastici Quattro e Avengers, a confronto con l'inedita alleanza tra Kree e Skrull. Applausi congiunti di Tom Brevoort e di Slott e Ewing per il nostro Valerio Schiti, disegnatore della saga, per la sua capacità di coglierne tanto l'epica quanto i momenti emotivi, nonché per i suoi design originali, tra cui quello della nuova armatura di Iron Man. Brevoort ha anche parlato di The Immortal She-Hulk e dell'epilogo di Empyre che contiene questo importante one-shot. Ewing ha affermato che vi troveremo molto di quel che è accaduto nelle trame di L'Immortale Hulk e le connessioni di tutto questo con Jennifer Walters.
Si è dunque passato a parlare di questioni mutanti, con la collaborazione dell'editor e supervisore Jordan D. White. Argomento principe è stato X of Swords, il crossover architettato da Jonathan Hickman e dal team di sceneggiatori ed artisti che collabora con lui a ridisegnare il mondo degli X-Men. White ha parlato di profondi legami con quanto visto sinora nelle trame delle serie Dawn of X, in particolare Excalibur. Tini Howard definisce la storia come molto cara al suo cuore e frutto di un lavoro approfondito da parte di tutti per renderla entusiasmante e in continuità con le trame recenti. Il progetto sarebbe nato dal fatto che lei e Hickman si sono accorti di star raccontando storie molto simili sulle rispettive serie, che poi hanno fatto collidere e collassare in un evento mutante, fortemente connesso alla mitologia tipica di Excalibur.
Nick Lowe, editor delle testate Marvel ragnesche, ha ospitato due nomi fortemente legati ad Amazing Spider-Man: il suo attuale sceneggiatore, Nick Spencer, e il leggendario disegnatore Mark Bagley. Lowe ha avvertito i lettori del fatto che i misteri riguardanti il nuovissimo criminale noto come Kindred inizieranno a svelarsi con l'arco narrativo Sins Rising. Lo sceneggiatore sta dando vita a una vera escalation che riguarda questa sinistra figura. Sarà coinvolto anche il Mangiapeccati, uno dei nemici di Spider-Man che preferisce. Anche Norman Osborn è destinato a tornare nei panni di Goblin nel numero #850. A quanto pare, il vecchio Norman è fondamentale per quel che sta capitando alle spalle di Kindred.
L'albo che abbiamo appena citato sarà appunto disegnato da Mark Bagley, nonché da Humberto Ramos e Ryan Ottley. Il senatore dei disegnatori di Spider-Man si è detto felicissimo di tornare sulle pagine della serie, vent'anni dopo il suo ultimo impegno regolare sul più famoso personaggio Marvel. Per la prima volta in carriera si sente degno di citare il proprio lavoro accanto a quello di Steve Ditko e John Romita Sr. e si sta divertendo un mondo. Spencer lo ha ringraziato per avergli regalato, con alcune delle sue recenti tavole, alcuni dei più potenti brividi lungo la schiena di sempre. Bagley ha anche rivolto un particolare complimento ai suoi colleghi più giovani, dato che sostiene di aver studiato i loro stili e di aver rubato loro alcuni dettagli.
Ben Jackendoff è lo sceneggiatore di Werewolf by Night, serie che scrive assieme a Taboo, il rapper membro dei Black Eyed Peas, disegnata da Scot Eaton e Scott Hanna. Nella serie, che vede anche il giustiziere nativo-americano Red Wolf come figura centrale, vedremo l'opposizione fortissima tra la natura e il mondo digitale, la cultura dei nativi e quella moderna, dominata dall'automazione e dalla cibernetica. Il tema della serie sarà la ricerca di un equilibrio tra queste visioni del mondo.
Nick Lowe descrive la serie come un misto di body horror e di altri elementi della narrativa del terrore. Taboo si è quindi unito alla videoconferenza, definendosi un grande fan dei film dell'orrore degli anni Settanta e Ottanta e definendo le atmosfere della serie come piuttosto moderate, da questo punto di vista, con l'obiettivo di creare delle storie di paura che coinvolgano e appassionino anche i ragazzini. Una storia che, nei piani del team creativo, vuole essere più inclusiva possibile e parlare della condizione del mostro come di una metafora per la crescita e la maturazione.
Fonte: Comics Beat