Batman: l'editor Ben Abernathy sull'importanza di Joker War
Il supervisore delle testate dedicate a Batman parla di Joker War come di un arco narrativo di svolta, tra i più importanti di sempre
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Abernathy - Nel ciclo Joker War vedremo una guerra contro Batman, ma anche contro Bruce Wayne. I tre numeri di preludio, da Batman #85 in poi, hanno avuto un impatto importante su Joker, che sapeva chi fosse Bruce Wayne, che era connesso con Batman, ma il gioco è sempre stato contro l'eroe, mai contro l'uomo. Poi una lampadina si è accesa, quando il Joker ha compreso che la prospettiva poteva diventare più ampia e l'offensiva essere sia contro Batman che contro Bruce.
Credo che James Tynion stia mettendo il proprio meglio nella storia, nel senso che Joker War è un po' la sua tesi finale sulla battaglia tra questi due personaggi. Abbiamo costruito l'arco narrativo attraverso gli anni, mostrando l'impatto di Joker su moltissimi personaggi di contorno, e quel che abbiamo visto nel numero #93 non è altro che la punta dell'iceberg, rispetto a quel che ci aspetta.
Bruce si è isolato nel corso di Their Dark Designs, ma dalla morte di Alfred ha dovuto fare i conti con il lutto e un personale senso di tragedia e responsabilità per quel che gli è successo attorno. In questo momento è incredibilmente vulnerabile. Il Joker sta per fare la sua mossa nel momento peggiore in assoluto per Batman da gran tempo a questa parte.Non fingerò di essere un esperto di tutti gli 81 anni di storia del personaggio, ma questo è il momento cardine, per lo meno uno dei momenti cardine della vita di Bruce come Batman. Una ricostruzione di Gotham City, una ristrutturazione del rapporto che ha con la città e di quel che la città potrebbe diventare. Le ragioni per cui Batman si è imbarcato in questa impresa stanno iniziando a mostrarsi. Le crepe sono ormai visibili nella sua relazione con Catwoman e la Bat-Famiglia. Come dicevo, il lutto per la morte di Alfred è fondamentale.
Uno degli elementi che abbiamo mostrato durante Their Dark Designs è il fatto che ci sono un sacco di nuovi giocattoli a disposizione di Batman, di nuovi dispositivi tecnologici. Ha un nuovo aereo, una nuova automobile e tanto altro ancora. Non voglio arrivare a dire che sia una forma di compensazione. Ha il suo tabernacolo ibernizzante, la sua stampante 3D, ma il fatto è che tutti questi giocattoli non rappresentano Batman, il suo nucleo. Non è definito dai suoi dispositivi e questo sarà evidente negli eventi che coinvolgeranno Joker nel prossimo futuro.
Per molti versi, il vero protagonista di Their Dark Designs è stato appunto Designer, perché l'idea è che Joker stia in qualche modo ricalibrandosi su Bruce Wayne. Il piano di Designer era di impadronirsi della ricchezza della persona, famiglia, uomo, donna più danarosa di Gotham. Come abbiamo visto in un flashback, se non sbaglio sul numero #91, non necessariamente significa parlare dei Wayne.
Amo il personaggio di Punchline. So che moltissimi la considerano semplicemente una finta Harley Quinn, o la nuova Harley Quinn. Sapevamo che tutti avrebbero fatto questa associazione, dato che è sostanzialmente il suo opposto speculare. Una delle cose che cerco di far capire alla gente è che Punchline è il terzo o quarto nuovo personaggio che James ha introdotto durante la sua gestione, ma è certamente quello che è emerso maggiormente.
Riguardo al suo sviluppo, io e James siamo decisamente sulla stessa linea d'onda, per quanto riguarda quel che ci attendiamo da lei. Quando ha nominato il personaggio per la prima volta e abbiamo parlato delle sue origini, non era altro che una figura che i lettori avrebbero identificato immediatamente come un riferimento ad Harley, o come una classica bad girl degli anni Novanta. Ma abbiamo lavorato parecchio sulla sua identità. Il motivo per cui abbiamo rivelato le sue origini così in fretta è che Punchline è sostanzialmente un commento alla natura della società odierna.
La sua è infatti una storia di radicalizzazione, di una giovane che si lascia affascinare dall'ideologia di Joker. Un personaggio dalla natura particolare, che Abernathy non ricorda di aver mai visto sulle pagine di Batman e, in questo senso, molto diversa da Harley Quinn. Punchline non è innamorata, non vede umanità nascosta sotto il ghigno del mostro, ma sa quel che sta facendo e lo apprezza in senso razionale.
Il supervisore rivela poi che è da dicembre che è nata l'idea di rendere Joker nuovamente l'avversario principale di Batman, mentre nelle storie di Tom King era soprattutto Bane la nemesi in carica.
Abernathy - Dopotutto, eravamo reduci dal grande successo di un film dedicato a lui e poi sapevamo che sarebbe arrivato il suo ottantesimo compleanno, in primavera. Quindi aveva senso, per me, puntare su Joker. Era un personaggio con cui non facevamo molto di veramente importante da un po'. Sotto molti aspetti è stata una scelta del tutto naturale, dato che James Tynion stava già andando in quella direzione. Non mi pare che il personaggio sia in qualche modo vittima di inflazione. La versione del film non è necessariamente la nostra.
Inoltre, quando mi hanno affidato la posizione di supervisore, uno dei miei desideri è stato fin da subito quello di ripensare le testate dedicate alla Bat-Famiglia, perché sono finite in mano a gestioni diverse e separate, nel corso dei recenti cambiamenti del comparto editoriale, ma una delle cose che amavo da bambino era quel senso di coesione che le riuniva e le connetteva tutte quante. In un certo senso, Joker War ci darà una mano, tramite i tie-in, a intrecciare le fila, a riallineare alcune delle serie più importanti che gravitano attorno a Batman.
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