My Hero Academia è stato vietato in Cina

In seguito alla recente polemica che ha investito My Hero Academia, tutte le opere legate al franchise sono state vietate in Cina

Nella vita spaccio libri e fumetti e mangio piadina e refusi.


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My Hero Academia 1,copertina di Kohei Horikoshi

Nell’ultima settimana, il manga My Hero Academia è stato protagonista di una polemica riguardante il nome di un personaggio: Maruta Shiga. Il termine maruta fa infatti riferimento alla vittime di una serie di brutali esperimenti messi in pratica in Giappone sui prigionieri di guerra cinesi e coreani durante la Seconda Guerra Sino-giapponese e la Seconda Guerra Mondiale.

Sia la casa editrice Shueisha che l'autore del manga, Kohei Horikoshi, hanno dichiarato che il riferimento a quella pagina buia della Storia non è intenzionale, e di comune accordo hanno deciso di cambiare il nome del personaggio nei prossimi capitoli del manga. Le conseguenze della controversia, però, si sono comunque fatte sentire, tanto che My Hero Academia è stato vietato in Cina.

La reazione cinese è stata repentina, anche perché le scansioni illegali delle pagine del fumetto sono state diffuse intorno al 31 gennaio, ben prima dell’uscita ufficiale del capitolo incriminato, e dunque la polemica ha avuto tutto il tempo di ingigantirsi prima del tentativo della casa editrice nipponica di porgere le proprie scuse ai lettori.

Le piattaforme cinesi di distribuzione di manga in formato digitale, bilibili e Tencent Comics, hanno rimosso la serie dai loro siti, così come il relativo servizio di streaming ha cancellato l'anime, la cui valutazione è passata da 10 punti su 10 a 3.7, a causa delle numerose recensioni negative postate dagli utenti ritenutisi offesi. Da entrambe le piattaforme è stata diffusa una dichiarazione secondo cui la scelta è stata compiuta in conformità con le politiche cinesi.

Alla luce del divieto, anche il gioco mobile My Hero Academia: Strongest Hero, in corso di sviluppo da parte dello studio cinese Xin Yuan, è stato ufficialmente accantonato.

Alcuni fan si sono detti preoccupati per il divieto in un mercato ampissimo come quello cinese, ma My Hero Academia è solo l’ultimo dei fumetti a essere stati banditi dal Paese; ad esempio L’attacco dei giganti, di Hajime Isayama, che a seguito all’esclusione ha continuato a godere di un enorme successo.

Fonte: Anime News Network

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