Chrono Wondercity #6: L'ultimo Doge

Ne L'ultimo Doge, sesto episodio di Wondercity, il Wonder Team deve affrontare una minaccia proveniente dalla Venezia del passato

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Wondercity 6

Dopo un robottone fuori controlloun barone con manie di grandezza, un militare isterico, un trenodrago indemoniato comandato da una dottoressa schizzata e un uomo elettrico impazzito, è il turno di un Doge redivivo. Il parterre di villain di Wondercity potrebbe tranquillamente appartenere alla filmografia di una casa di produzione di serie Z, ma fortunatamente la narrazione viene gestita con una qualità tale da scacciare ogni pericolo di scadere nel trash, riuscendo a conferire epicità anche agli elementi più sopra le righe e a emozionare il lettore.

Dopo essersi cimentata con una delle Tales of Wonder, Teresa Radice firma L'ultimo Doge, l'episodio più scorrevole della serie. Ora che i personaggi, le relazioni e i misteri sono stati introdotti, la storia può finalmente dedicare tutto lo spazio necessario alla trama verticale, e questo si percepisce nella lettura. L'unico passaggio affrettato risulta essere l'epilogo, con una risoluzione che sacrifica la comprensione degli eventi e non chiarisce del tutto le conseguenze dello scontro finale (apparentemente non per volontà dell'autrice).

Allo stesso tempo, la vicenda continua ad aprire finestre sul futuro, svelandoci ulteriori frammenti del grande mosaico di Wondercity: Roary viene tratteggiata sempre più una figura lontana dallo stereotipo della protagonista pura e ingenua, dato che è entrata nel Collegio delle meraviglie con secondi fini, mentre Mr. Junior ci appare ormai come un manipolatore che tira le fila di quanto sta avvenendo, anche se non sappiamo ancora collocarlo tra i buoni e i cattivi, sempre esista un confine così netto nella serie.

L'avventura con echi veneziani ha il vantaggio di prendere le distanze dalle atmosfere degli episodi precedenti, con un avversario ispirato e un background storico che arricchisce le premesse della trama; in questo modo il canovaccio fisso degli episodi non pesa nella lettura, anche grazie ai personaggi ormai consolidati e alle tavole suggestive di Emilio Urbano e Manuela Razzi.

In chiusura troviamo Giovani pirati, di Giovanni Gualdoni e Graziano Barbaro: una gradevolissima storia breve in stile Goonies che coinvolge il Teen Team, alle prese con velieri, fantasmi e creature giganti.

Nel 2007 si concluse così la vita editoriale di Wondercity. Il primo ciclo doveva essere composto da sei numeri, che sono poi diventati dodici e sono stati infine ridotti a nove. Qualche tempo dopo l'uscita di L'ultimo Doge, i lettori si resero conto che il settimo capitolo tardava ad arrivare, fino alla triste scoperta che la serie era stata cancellata.

Ora, a dodici anni di distanza, grazie a Tatai Lab finalmente potremo scoprire come proseguono le avventure del Wonder Team...

CHRONO WONDERCITY

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