Marvel: Tini Howard parla della bizzarra miniserie dedicata a Testa di Morte
Una nuova storia per Testa di Morte, mercenario robot tra i meno temibili e i più amati della Marvel
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Ecco le dichiarazioni più significative della sceneggiatrice della miniserie, per ora ancora priva di una data d'esordio:
Non si tratta certo di un personaggio che si vede spesso sotto i riflettori. Se certamente ci sono delle ragioni per cui questo accade, adoro il fatto che ogni evenienza sia giustificata dalle storie del passato. Deformazione da giocatrice di ruolo. Se qualcuno non può venire a giocare alla sessione di D&D, ci si inventa qualcosa che ha tenuto occupato il suo personaggio. Per me è stato divertente pensare che Testa di Morte non si veda spesso nelle storie Marvel a causa dei guai che passa, in un modo o nell'altro.
La tecnologia di oggi è del tutto diversa da quella che c'era all'epoca della sua creazione. I robot che vediamo nascere attualmente, nel mondo reale intendo, non hanno nulla a che vedere con lui, e probabilmente nemmeno quelli del futuro ne avranno. E lui è costretto a fare i conti con questa cosa, con il fatto che doveva essere lui il futuro e invece non è così.Sono una donna di trentatré anni, scrivere una storia sulle cose che diventano obsolete è del tutto appropriato per me. Alla mia età, mi sento di perdere contatto con la contemporaneità e inizio a cercare conforto nelle cose con cui sono cresciuta. Anche io devo farci i conti, come tutti. Di Testa di Morte mi attrae il fatto che un personaggio dall'aspetto così potente sia... così grande. Fracassone. Si rompe con facilità. E il suo mestiere è sostanzialmente catturare gente per denaro. Se qualcuno con una tecnologia migliore ti soffia il posto tu finisci sul lastrico, no? Poi ha un coltello svizzero al posto di un braccio. Chi non si innamorerebbe di lui?
Mettere Wiccan e Testa di Morte accanto è divertentissimo. Sono del tutto differenti e i poteri dell'uno creano occasionalmente problemi all'altro. E viceversa. Sono una coppia bizzarra e sono stranamente alla caccia della stessa cosa: capire quale sia il loro posto in un mondo che li fa sentire vecchi e sorpassati. Stregone e robot, oltre a un fidanzato mutaforma. Abbiamo tutto quel che ci serve.
Ogni volta che si prende in mano un personaggio nuovo, si è costretti a tenere a mente certe cose, a tenere in equilibrio due elementi: quel che tu, autrice, hai da dire su di lui e quel che la gente vuole tipicamente vedere da parte sua. La cosa bella di Testa di Morte è che ha avuto un sacco di crisi di identità, letteralmente, quando c'erano un sacco di versioni di lui che si avvicendavano. Quindi penso che i suoi fan siano pronti a qualunque cosa.
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