Marvel, Uncanny X-Men: Matthew Rosenberg accusato di transmisoginia

A causa degli eventi di Uncanny X-Men #17, Matthew Rosenberg è stato accusato di transmisoginia

Condividi

Spoiler Alert
Uncanny X-Men #17, copertina di Whilce Portacio

Nei giorni scorsi, lo sceneggiatore Matthew Rosenberg (Secret Warriors) è stato oggetto di forti critiche a causa di una scelta narrativa di Uncanny X-Men #17, albo disegnato da Carlos Gomez (Star Wars: Age of Republic Special #1) e pubblicato lo scorso 1° maggio negli Stati Uniti con cui i lettori sono venuti a conoscenza di come sia morta l'amatissima Wolfsbane.

Rahne Sinclair aveva recentemente deciso di lasciare gli X-Men e i Nuovi Mutanti per condurre una vita normale, ma nel corso di una passeggiata nel parco è stata circondata da un gruppo di uomini con il chiaro intento di abusare di lei. Di fronte al rifiuto, uno di loro ha iniziato a colpire la ragazza, che per difendersi ha manifestato i suoi poteri mutanti acquisendo la forma di licantropo. In tutta risposta, il gruppo di molestatori l'ha accusata di voler passare per una "ragazza normale" e aver "ingannato dei ragazzi normali" (in originale "to trap normal guys", con trap che è un termine dispregiativo rivolto alle persone accusate di voler celare il proprio genere durante un approccio).

Sono proprio queste le linee di dialogo ad aver suscitato scalpore oltreoceano, dato che secondo molti c'è stata una palese mancanza di sensibilità nei confronti dei transgender, i quali ogni giorno devono avere a che fare con intolleranza e violenza a causa del loro orientamento sessuale.

Va però considerato che la storia editoriale degli X-Men è costellata di episodi di discriminazione (anche molto crudi) ma sempre volti a parteggiare per le minoranze e i più deboli. In questo caso, inoltre, trap è utilizzato da un personaggio negativo, violento e intollerante che per risultare credibile a livello narrativo non può che esprimersi nel peggiore dei modi: ossia come gli imbecilli del mondo reale.

Tutto ciò non può che ricordare le polemiche scatenate qualche mese fa da Action Comics #1002, scritto da Brian M. Bendis, sulle cui pagine un criminale utilizza il termine "autistico" con accezione negativa.

A causa della suddetta sequenza, Rosenberg è stato accusato di transmisoginia, con diversi siti di informazione e di approfondimento statunitensi che hanno puntato il dito contro i termini utilizzati dallo sceneggiatore, il quale si è scusato pubblicamente tramite il proprio account Twitter personale:

Voglio solo dire che sto ascoltando ogni critica e che ne sto prendendo atto. Voglio dare spazio a tutte le diverse voci in questa discussione. Detto ciò, desidero porre le mie scuse a tutte le persone che si sono sentite ferite a causa della nostra storia. Non è mai, mai stata questa la nostra intenzione.

Inoltre, se avete letto la nostra storia, a prescindere dal fatto che vi sia piaciuta o meno, vi invito caldamente a considerare la possibilità di effettuare una donazione a Trans Lifeline [associazione no-profit che interviene in aiuto delle persone transgender - NdR], supportando il loro importantissimo lavoro.

Per quanto riguarda l'arco narrativo in corso sulla testata, vi ricordiamo che Rosenberg ha già annunciato la sua intenzione di "uccidere" altri due personaggi (maschili) nel corso delle uscite restanti, la quale chiuderà il prossimo luglio con il numero #22, prima dell'avvento di Jonathan Hickman sulle serie mutanti.

Fonti: CBRBleeding Cool

Continua a leggere su BadTaste