Marvel, Star Wars: Greg Pak parla del suo lavoro per Age of Rebellion
Greg Pak ha raccontato alcune curiosità riguardo al suo lavoro su Star Wars: Age of Rebellion
Vi ricordiamo che questa storia fa parte dell'iniziativa Age of Star Wars e, nello specifico, della tornata Age of Rebellion, serie di one-shot scritti da Pak.
Avevo otto anni quando uscì Una Nuova Speranza - che all'epoca chiamavamo semplicemente Star Wars - e undici quando arrivò L'Impero colpisce ancora. Quindi, per quanto io ami i nuovi film della serie, e credetemi li amo veramente, la prima trilogia sarà per sempre la mia preferita sotto il profilo sentimentale.
L'Impero colpisce ancora è probabilmente in cima alle mie preferenze, perché fu folle per un bambino aspettare tre anni per vedere un nuovo capitolo e per via delle scelte importanti portate avanti dai personaggi nel corso del film. Ora è un classico, al punto che è difficile trasmettere quanto apparì rischioso a suo tempo, rendendo possibile quella mitologia legata a Star Wars che diamo ormai per scontata. In più, amo alcune prove attoriali incluse nella seconda pellicola. Tutti i momenti tra Mark Hamill e Yoda su Dagobah sono belle in modo fenomenale, così realistiche e toccanti, importantissime per rendere funzionale a livello umano quello scenario fantastico.[Quando mi è stato offerto questo progetto] Oh, potrei essermi emozionato talmente tanto da saltellare sul posto! Volevo così tanto scrivere fumetti di Star Wars da quando la Marvel ne ha ottenuto la licenza, e il mio editor non avrebbe potuto scegliere per me un primo progetto migliore e più divertente di Age of Rebellion. Sto scrivendo otto one-shot con gli eroi e i cattivi classici pescati dalla trilogia originale, e ora sono qui, nel periodo più bello per i film che ho amato di più durante la mia giovinezza.
Scrivere questi otto one-shot è una grande sfida, molto più difficile rispetto allo scrivere una storia suddivisa in otto albi. Ognuno ha solo venti pagine, ma si tratta comunque di immaginare otto storie distinte e a sé, otto piccoli racconti epici che devono riassumere ogni personaggio, entrare nella continuity preesistente in modo intrigante e aggiungere nuove perle d'intuizione o sviluppo che possano apportare un contributo a questo universo condiviso.
Questi personaggi sono comunque rimasti per quattro decenni sotto la mia pelle. I miei editor Mark Paniccia e Tom Groneman, insieme a quelli della Lucasfilm, sono stati incredibili nel supportarmi nel realizzare queste storie, aiutandomi a spingerle verso la direzione giusta. E i team artistici hanno fatto un lavoro straordinario per ogni albo. È un sogno.
In termini di realizzazione delle storie, si tratta dello stesso processo [di lavorare a un fumetto di super eroi]. Si tratta semplicemente di trovare il modo migliore possibile per rappresentare delle grandi avventure con degli splendidi personaggi.
La grande differenza sta, probabilmente, nelle convenzioni riguardanti il genere. A volte i Jedi compiono delle azioni simili a quelle dei super eroi, ma più in generale i personaggi di Star Wars non si muovono fisicamente nello spazio come dei super eroi: non sollevano montagne o spaccano asteroidi a mani nude. Quindi, l'emozione visiva e quella viscerale funzionano in modo leggermente diverso.
Ci sono alcune eco di tanto in tanto [tra un one-shot e l'altro], ma solo perché i personaggi hanno vissuto delle esperienze interconnesse tra loro, piuttosto che per una chiara volontà di inserire dei collegamenti. Mi sono approcciato a ognuno in modo autonomo. Il mio approccio è stato: "Se avessi una singola possibilità di scrivere una storia in grado di esemplificare il personaggio, cosa racconterei?" Visto che ognuno è diverso dall'altro, con differenti momenti chiave nel corso della trilogia, le storie si collocano in più momenti della timeline, esplorando diversi tipi di sfide e temi.
Mi sono approcciato a Star Wars - Age of Rebellion: Boba Fett #1 come a un western puro, quasi interamente muto, con il cacciatore di taglie antieroe che implacabilmente insegue il suo obiettivo, mentre altri personaggi cercano di comprendere le sue motivazioni. Ha quel sapore classico legato all'Uomo Senza Nome, e i disegni di Marc Laming e i colori di Neeraj Menon sono semplicemente incredibili nell'evocare quel genere e quelle vibrazioni.
A un certo punto, ho pensato di inserire un indizio riguardo la fine di Boba Fett, oppure addirittura di metterla nella storia, ma poi ho realizzato che in questi one-shot la cosa migliore è esplorare e celebrare i personaggi, a prescindere dal loro essere eroi o cattivi. Il mio lavoro con questi albi non è di completare o porre fine alle storie di questi personaggi, ma di mostrare perché siamo così presi da loro e come ci sia ancora molto da raccontare di loro.
[Riguardo alla nuova idea di Canto Bight presente in Star Wars - Age of Rebellion: Jabba the Hutt #1 - NdR] Si è trattato di un lavoro in continuità, l'equivalente dell'inserire un pizzico del lavoro di Peter David in una storia di Hulk che fa maggiormente riferimento ai personaggi di Stan Lee e Bill Mantlo. È tutto parte di un universo condiviso ed è fantastico trarre degli spunti da porzioni differenti, in modo trovare un significato all'interno delle nuove storie.
Non voglio svelare troppo, ma sappiate che abbiamo pescato parecchio dalla miniserie Lando firmata nel 2015 da Charles Soule e Alex Maleev. Posso dirvi che le dinamiche tra Lando e Lobot siano state davvero divertenti da scrivere. È sempre bello vedere un intrepido arrogante avere a che fare con un tipo pragmatico e impassibile. E la storia di Soule e Maleev ci ha fornito un contesto emotivo per portare questo divertimento a un nuovo livello.
[Quelle di Luke Skywalker e Darth Vader] Sono probabilmente le storie che spiccano di più. Ero onestamente sbalordito ed emozionato all'idea che avessimo ricevuto il permesso per realizzare ciò che faremo in quelle storie. Scaveremo a fondo in alcune delle motivazioni più fondamentali di questi personaggi chiave appartenenti alle storie canoniche, e non vedo l'ora che possiate leggerle!
Sia Chris [Sprouse] che Marc [Laming] hanno il dono di trovare e disegnare delle somiglianze incredibili con gli attori, che è la chiave di queste storie su Star Wars, pur mantenendo ogni momento fresco e vivo. Le linee pulite di Chris calzano perfettamente all'interno delle atmosfere divertenti e sfacciate legate agli eroi, mentre Marc sta dando un sapore più sporco alle storie con protagonisti i cattivi che calza a pennello.
Abbiamo poi la possibilità di lavorare con altri grandi artisti, tra cui Will Sliney, Karl Story, Marc Deering, Stefano Landini, Scott Koblish, Emilio Laiso, Marco Turini e Roland Boschi. Ognuno sta realizzando delle vignette e delle tavole incredibili.
Fonte: Marvel