DC Comics: Scott Snyder su come Year of the Villain stia cambiando l'Universo DC
Scott Snyder, eminenza grigia di Year of the Villain, commenta le prime fasi del progetto ormai avviato
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
A tal proposito, due giorni fa, nel mercoledì che precede il Free Comic Book Day 2019, è uscito negli Stati Uniti il prologo del progetto, un albo da venticinque centesimi firmato da Scott Snyder, Brian M. Bendis, James Tynion IV, Alex Maleev, Jim Cheung e Francis Manapul. I protagonisti sono personaggi come Lex Luthor, l'organizzazione Leviathan, Bane e altri ancora.
Non ho mai avuto l'obiettivo di realizzare un evento che prendesse le serie che amate, specialmente se siete lettori di una sola, e vi mettesse nella condizione di pensare che tutto quel che era successo prima non avesse valore. Quando abbiamo raccontato La Corte dei Gufi, Morte della Famiglia e poi Metal, abbiamo dato agli scrittori delle serie coinvolte lo spazio di cui avevano bisogno per entrare a far parte dell'evento o meno. Nel caso, lo hanno sempre fatto secondo i loro termini.
Ecco perché sapevamo, sin da Metal, che saremmo giunti al punto in cui le storie di Justice League avrebbero portato alla scoperta di Lex Luthor riguardo la divinità originale del DC Universe, la madre di tutto, che ha creato gli umani affinché divenissero ciò che ha progettato. Qualcosa di molto più potente di quel che vediamo oggi: un tempo erano immortali, predatori, meravigliosi. Luthor crede che manchi un pezzo al genere umano, che tutti noi siamo consapevoli di essere più di ciò che siamo. Vincere la natura significa abbracciare questa idea. Quindi, abbracciare il fatto di essere malvagi, prevaricatori.Year of the Villain si incardina sull'idea che Luthor compia un drammatico sacrificio, che vi mostriamo nello speciale da venticinque centesimi, per poi poter dire che per la prima volta crede in qualcosa nella sua vita. Sarà il primo a sacrificarsi perché questo sia possibile ed è disposto a fare un'offerta a tutti i suoi colleghi criminali. Ecco perché propone di allearsi per affrontare assieme gli eroi in modo da cambiare e migliorare le possibilità di riuscita.
Un progetto narrativo in campo da tempo, che darà i suoi frutti più visibili nei mesi di maggio, giugno e luglio, con quest'ultimo mese che vedrà Lex Luthor incontrare, uno a uno, i principali villain della DC Comics. Dopodiché, la cavalcata procederà fino al suo culmine, previsto per novembre.
Il risultato dell'ultima tornata di storie, a novembre, darà vita a quel che probabilmente è l'iniziativa più grande che abbiamo prodotto sin dai tempi di Metal. Il piano è questo e vogliamo dare tempo agli scrittori per introdurvisi e sentirsi partecipi, collaborare nelle singole testate. Oppure no. Non sono mai stato il tipo che impone decisioni agli altri.
La bellezza del personaggio di Lex Luthor credo stia nel fatto che non è difficile immedesimarsi in lui. La chiave dei suoi comportamenti è che sono tutti guidati dall'ego. E tutti noi abbiamo un ego smisurato. Ognuno a suo modo. Semplicemente, non riesce ad accettare che esista qualcuno come Superman, qualcuno più grande di lui. I suoi contributi alla vita del genere umano sarebbero sufficienti a far di lui un grande eroe, ma non gli basta, se non può essere il più grande di tutti, se un alieno può eclissarlo.
L'idea di questa storia è che finalmente scopra di aver sempre avuto ragione. Quel che apprende gli dà modo di abbracciare in assoluto la sua malvagità, il suo ego, la sua arroganza. Sente che l'origine stessa del cosmo ha radici comuni con i propri difetti più evidenti. Non vede l'ora di incarnare un'idea più grande, di marcare definitivamente il proprio retaggio. La gente deve riconoscerlo. Le cose devono girare attorno a lui. E Perpetua glielo conferma. Certo che sarà così: è scritto nel tuo DNA, perché è per questo che gli umani sono stati creati.
Lex Luthor è il miglior antagonista di tutti, secondo Snyder, perché lo è per natura innata. Essere malvagio è il suo destino e lui è un vero zelota della cattiveria. Non tutti però accetteranno la sua offerta di collaborazione. Le reazioni alla sua iniziativa saranno talmente varie che vedremo addirittura alcuni eroi prendere le sue parti.
Per me, questo evento è un modo grandioso per celebrare anche quello che i singoli scrittori stanno facendo sulle loro serie, perché il piano di Lex non è necessariamente in contrasto con quel che ogni team creativo ha in mente per il proprio personaggio. Semmai, concede loro degli strumenti per alzare ulteriormente l'asticella.