Marvel: le sorelle Soska e Flaviano raccontano una Vedova Nera profonda e letale

La Vedova Nera è tornata a essere la spia più temibile della Marvel, e non è affatto di buon umore

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Le gemelle Soska, registe di genere tendenzialmente horror, sono le scrittrici delle nuove storie dedicate a Vedova Nera. Black Widow è da poco giunta al terzo dei suoi cinque numeri, disegnati dal nostro Flaviano Armentaro.

Ecco cos'hanno avuto da dire Sylvia Soska e Jen Soska, intervistate sul sito della Marvel riguardo alle gesta della più letale delle spie:

Black Widow #3, copertina di Clayton Crain

Sylvia - Devo ringraziare Jake Thomas per averci mostrato i rudimenti della scrittura fumettistica, l'editor che ha deciso di darci una chance. Siamo stati presentati quando abbiamo lavorato a Painkiller Jane, tratto dalla serie a fumetti, qualche anno fa. Eravamo ammirate dai fumetti. Siamo cresciute con quelle storie, e far parte ora di questo mondo è surreale.

Siamo partite da una storia di dieci pagine per Secret Wars Journal. Il formato molto ridotto ci ha insegnato a dare valore ad ogni vignetta e battuta, a non sprecare alcun momento. Dopo tre storie brevi ben fatte per la Marvel, abbiamo scritto qualche proposta di soggetto e Vedova Nera è quella che è stata approvata.

Jen - Un'esperienza incredibile. C'è molto più controllo creativo in questo settore. Non devi prendere in considerazione il budget, la sicurezza degli attori, puoi cambiare ogni inquadratura affinché sia esattamente quella che volevi. Siamo cresciute leggendo la Marvel e ora lavoriamo per lei. Un sogno fatto realtà. Questi fumetti hanno avuto un'influenza fondamentale su di noi.

Sylvia - Mia nonna ha iniziato a comprarceli quando avevamo nove anni. Era parte delle avventure del quartiere. Avevano sempre grandi lezioni sui valori morali all'interno, che all'inizio non notavamo perché i super eroi erano semplicemente fighissimi. Ci cacciavamo nei guai perché leggevamo le storie a scuola, ma oggi sono felicissima che questo medium ottenga il rispetto che si merita. La cosa migliore di scrivere fumetti è proprio di sentirsi dire molti meno "no", rispetto al Cinema. La tua immaginazione è l'unico limite.

Jen - Sono una grande fan di comics e videogame. Film e serie TV sono spesso il prodotto di un gran gruppo di persone, ognuna delle quali dice la sua, spesso solo per il gusto di farlo e mettere la propria impronta sul prodotto. Il fumetto invece è tutto nelle mani degli autori e degli artisti ed è uno spazio in cui si possono raccontare storie di grande potenza. Hanno il coraggio di raccontare storie più reali della media dei linguaggi e la cosa mi suscita grande rispetto.

Le nostre avventure della Vedova Nera toccano alcuni dei problemi più complessi e scomodi del mondo contemporaneo. Questioni importanti che non avremmo mai potuto trattare in un film.

L'abuso di potere, alcuni dei mostri a due zampe che abitano il pianeta e altri temi problematici sono pane per i denti di una Vedova Nera che ha stupito le due sceneggiatrici per la sua forza e per la profondità dei suoi sentimenti. Una Natasha Romanoff che le sorelle Soska vedono come una persona reale, incredibilmente ricca di risorse e sempre in grado di difendersi e tenere testa alle difficoltà.

Black Widow #3, anteprima 01

Sylvia - Niente è peggio di una donna arrabbiata. La Vedova si tiene molte cose dentro e c'è un moto sussultorio nel suo interiore, emozioni pronte ad esplodere. Metterla in coppia con Cap per affrontare un sosia di quest'ultimo ci è servito a ricordare a tutti quel che le è successo negli ultimi anni. La nostra storia è piena di emozioni, grandi e genuine, che emergono dove non ve le aspettereste. Il che è perfetto per la personalità di Nat.

Jen - Non è certamente felice di essere stata uccisa, qualche tempo fa. Nat ha fatto le cose a modo altrui per un sacco di tempo e il risultato è stato un destino peggiore della morte: scoprire che i suoi ricordi sono stati inseriti in un clone. Non è nemmeno la prima volta. Si sono serviti di lei e questo non le va certo giù. Si fidava di Steve. Ora è difficile persino guardata in faccia. Nat sa che anche lui è cambiato nel tempo, dall'epoca in cui combatteva nella Seconda Guerra Mondiale. Lui è un eroe adamantino, ma per lei questo non è il momento di essere eroica. Lei si sente letale.

Ed eccola in viaggio a Madripoor, una delle città più pericolose e sordide dell'Universo Marvel. Un luogo in cui non mancano bersagli che meritano la rabbia e la spietatezza di Natasha. Tyger Tiger ha un disperato bisogno di qualcuno con le sue abilità. Qualcuno sta trafficando in bambini, per girare video di tortura che la parte peggiore del web si sta godendo. Con la sua storia di abusi infantili, Natasha non ha bisogno di farsi convincere per dispensare un po' di letale giustizia.

Sylvia - Vorrei potessimo collaborare con Flaviano per sempre. Esperienza entusiasmante. L'aspetto della storia è tutto merito suo, come lo sono le grandiose espressioni e i piccoli gesti che caratterizzano i personaggi. Il modo in cui porta Nat in vita è spettacolare.

Jen - Grandioso! Flaviano è un talento pazzesco. Lavorare con lui è un sogno e la sua arte è fondamentale per le atmosfere della storia. Le espressioni di Nat, le forme del suo corpo, gli abiti e i tagli di capelli... sono tutti pazzeschi. La sua isola di Madripoor all'arrivo di Natasha è magnifica. E poi è molto collaborativo. Adoro anche il modo in cui disegna la Vedova in azione.

Black Widow #3, anteprima 02

Fonte: Marvel

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