X-Men Oro 16, la recensione
Abbiamo recensito per voi il Matrimonio del Secolo, presentato sul sedicesimo numero di X-Men Oro
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
ATTENZIONE! Sebbene la conclusione della storia oggetto della recensione sia ormai il segreto di Pulcinella, avvisiamo i lettori che seguono degli SPOILER.
Febbraio, si sa, è il mese dell’amore, e dunque quale miglior periodo per prendere parte a un matrimonio? Ancora sconvolti per il finale delle nozze tra Batman e Catwoman, eccoci di nuovo in ghingheri per quello tra Katherine “Kitty” Anne Pryde e Piotr “Peter” Nikolaievitch Rasputin, tornati a far coppia fissa una volta entrati nella Squadra Oro degli X-Men.
Kelly Thompson e Marc Guggenheim sono i due artefici di questo importante evento Marvel. Chi ha seguito la testata negli ultimi mesi avrà notato che ogni capitolo dello storyarc è stato aperto da un flashback inerente la storia d’amore tra Kitty e Peter: percorrendo in lungo e in largo l’epopea degli Uomini X, lo sceneggiatore statunitense ha disseminato di indizi quelle sequenze... per meglio comprendere il rifiuto sull’altare dell’ex Shadowcat.
Nel confrontare i due recenti (fallimentari) matrimoni, quello dell’Uomo Pipistrello presenta una tale solidità narrativa da risultare decisamente più convincente: scavando nell’animo dei due sposi, Tom King ha saputo imbastire uno spaccato di umanità tramite una cavalcata lunga quasi due anni, in cui ci siamo emozionati seguendo le peripezie dei due amanti.
Restando in ambito mutanti, anche quanto fatto dalla Thompson sulle pagine di Rogue & Gambit risulta più coinvolgente del cosiddetto "Matrimonio del Secolo", come l'ha battezzato la Casa delle Idee. Leggendo lo speciale posto in apertura, firmato dalla sceneggiatrice, ritroviamo la stessa incredibile capacità di tratteggiare i personaggi mostrata nella miniserie, una sensibilità fuori dal comune e la capacità di sfruttare il suo amore nei confronti dei personaggi per creare una lettura appassionante.
La scelta di spostare l’attenzione sulla rubapoteri e sul cajun, mostrandoci il loro fatidico sì, permette all’arco narrativo di risollevarsi nelle battute finali e di consegnarci il meritato coronamento di una delle storie d’amore dei fumetti più apprezzate del Fumetto americano, seppur piena di contraddizioni.
Ottima la prova al tavolo da disegno di Marika Cresta (X-Men: The Wedding Special #1) e David Marquez (X-Men: Gold #30): lo stile fresco dell’artista nostrana contribuisce a rendere l’addio al nubilato di Kitty accattivante e glamour, mentre l’incredibile espressività del disegnatore di Civil War II detta perfettamente gli umori dei personaggi coinvolti.
Abbiamo aspettato a lungo il momento in cui Kitty avrebbe detto "sì" al suo Peter, e invece abbiamo assistito estasiati a un cambio di interpreti. A questo punto, il consiglio è quello di recuperare seduta stante Rogue & Gambit: Anello di fuoco, lettura propedeutica che introduce nel migliore dei modi il finale di questa vicenda.
Per il resto, la sensazione è quella di un'occasione mancata. Chissà se prossimamente anche Kitty e Colosso avranno la stessa sensazione...
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