Marvel: Chip Zdarsky presenta il ritorno degli Invasori
Namor ha di nuovo pessimi rapporti con la superficie e gli Invasori intervengono per fermarlo
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Che è successo? Un nuovo esempio della folle personalità di Namor? Quali saranno gli sviluppi? Per saperlo, dobbiamo aspettare di leggere Invaders, che prende le mosse da quanto narrato in Avengers da Jason Aaron e da dove si è interrotta un'altra recente storia che ha visto il re di Atlantide coinvolto. Si tratta di Defenders: The Best Defense, cui Zdarsky ha partecipato assieme ad Al Ewing, Gerry Duggan e Jason Latour.
La linea con quel che ha scritto Jason sinora è certamente mantenuta. La storia che ho scritto sui Difensori, invece, ha più il ruolo di uno studio del personaggio di Namor che anticipa un po' quello che raccontiamo in Invaders. Lo troviamo nella necessità di ricostruire Atlantide, dopo i recenti stravolgimenti, quindi il primo numero lo vede impegnato a costruire nuove alleanze.
Non mi interessa scrivere una storia in cui è il cattivo, ma una in cui è un uomo che deve proteggere una nazione e gli oceani. Il mondo di superficie abusa dei mari senza che nulla e nessuno lo limiti. Nel mondo, se qualcuno invade il tuo paese e lo inquina, minandone le risorse, non la prenderesti bene. Ed è questa la posizione di Namor.L'amicizia tra i protagonisti è nata durante la Seconda Guerra Mondiale, che li ha visti fianco a fianco contro un nemico terribile. Nessuno di loro ha mai smesso di combattere da allora. Steve vuole salvare Namor perché nel suo subconscio paragona la sua storia a quella di Bucky, diventato il Soldato d'Inverno al servizio del nemico. Forse ci sono altre forze, dietro questa nuova aggressività di Namor?
Jim Hammond lo troviamo invece lontano da tutto, impegnato a vivere una vita tranquilla, mentre scrive delle specie di memorie. Si sente di essere il più vicino a Namor per una serie di ragioni, perché anche lui è in qualche modo incastrato fra due mondi, umano ma non del tutto. Namor, in lui, vede però solo la parte umana e pensa di non avere alcun bisogno del suo aiuto. Bucky è invece impegnato più a fondo di tutti nello svelare i misteri che si nascondono nei piani dell'atlantideo.
Un cast tutto sommato ristretto per questa storia, che ignora altri personaggi che hanno fatto parte dell'originale e delle successive formazioni degli Invasori. La vicenda è soprattutto incentrata su Namor e sui limiti che è disposto a oltrepassare pur di difendere il mare e Atlantide. Due disegnatori, per Invaders: Carlos Magno si occupa delle scene ambientate nel presente, mentre Butch Guice ha realizzato tutti i flashback, che ci riportano al passato dei protagonisti.
Spero che alla gente piaccia questa storia. La vedo un po' come l'erede spirituale di Marvel Two-in-One. Anch'essa si concentra sui concetti di fratellanza e famiglia, anche se in questo caso è quella nata sul campo di battaglia. E Namor prende davvero a calci nel sedere un sacco di gente.
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