Karakuri Doji – ULTIMO: il manga scritto da Stan Lee
Stan Lee ha lasciato la sua impronta anche nel mondo del manga con ULTIMO
The Man, The Smilin', celeberrimo creatore di mondi e di personaggi che hanno rivoluzionato il modo di immaginare i super eroi, Stan Lee, nella sua lunga carriera non si è limitato al Fumetto americano. Tra i vari appellativi con i quali possiamo ricordarlo, si può anche aggiungere quello di mangaka.
Il capitolo pilota della serie venne originariamente pubblicato dalla casa editrice Shueisha sulle pagine della rivista Jump SQ. II, per poi essere serializzato su Jump Square tra il marzo del 2009 e l’ottobre 2015.
Quella di ULTIMO è una storia che attraversa i decenni, con un salto ai giorni nostri in cui i personaggi visti nel dodicesimo secolo ricompaiono, reincarnati nuovi individui, nel ventunesimo.
L’intenzione di Stan Lee era quella di creare una storia che potesse essere apprezzata sia dai lettori di manga sia dagli appassionati di Fumetto americano.
I disegni di Hiroyuki Takei, dinamici e ricchi di dettagli, accompagnano il lettore in una storia avvincente che non manca di momenti comici, nella quale fa capolino l’immagine dello stesso Stan Lee, che somiglia – curiosamente, ma non troppo – al dottor Dunstan.
Serie dal successo discreto, il cui progetto di una trasposizione animata non è purtroppo mai andato in porto, il manga di Stan Lee, disponibile nel nostro Paese grazie a Planet Manga, è un interessante connubio tra una sceneggiatura dai tratti tipicamente americani e lo stile shonen del talentuoso Takei.
In un’intervista rilasciata al San Diego Comic-Con 2009, parlando del suo lavoro su quest’opera, Stan Lee ha dichiarato:
[Hiroyuki Takei] è un artista di talento. Il modo in cui lavoriamo insieme è complicato. Io gli dico qualcosa, viene tradotto, quindi lui mi dice qualcosa che viene tradotto. Per di più, siamo a cinquemila miglia di distanza. Occasionalmente facciamo delle video-conferenze, con il solito sistema di traduzioni. In sostanza, io gli fornisco il concetto base della storia e dei personaggi e lascio nelle sue mani tutto il resto. […] Non oserei suggerire alcun cambiamento al suo lavoro, visto che conosce i manga molto meglio di me. Direi che è bellissimo: lui fa tutto il lavoro e io mi prendo metà dei meriti. Amo questa organizzazione.
Nella stessa intervista, Stan Lee espresse la volontà di collaborare ancora con i talentuosi artisti giapponesi, mostrando un grande interesse e una fascinazione nei confronti dei fumetti diversi da quello americano:
Sapete, penso che sia bello che ci siano molti stili differenti. Ogni volta che vedi o che entri in contatto con uno tipo di fumetto nuovo, impari qualcosa di più, ed è più interessante che vendere la stessa cosa tutto il tempo.
È bene ricordare che nel 2015, Stan Lee ha partecipato alla produzione di una storia autoconclusiva, crossover tra Avengers e L'Attacco dei Giganti, di Hajime Isayama, intitolato Attack on Avengers, storia scritta dallo stesso Isayama, con l'intervento di C.B. Cebulski.
E questi sono solo un paio di esempi dell’amore di Stan Lee per il Fumetto, del suo estro creativo e della sua capacità di raccontare storie che sono state in grado di cambiare la vita di lettori da tutto il mondo.
Fonti: Twitter | Publishers Weekly
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