Thanos vol. 3: Thanos vince!, la recensione
Abbiamo recensito per voi Thanos vince!, il ciclo di storie Legacy di Donny Cates e Geoff Shaw
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
In attesa di leggere l'esordio dello sceneggiatore sulle pagine di Venom, godiamoci lo splendido arco narrativo scritto da Donny Cates per Thanos. Il terzo volume della Marvel Collection dedicato alla serie del Folle Titano, intitolato Thanos vince!, raccoglie gli episodi targati Legacy originariamente pubblicati sulle pagine di Thanos #13/18 e Thanos Annual #1.
Legato a una moto in grado di squarciare lo spaziotempo, il Titano si è ritrovato sbalzato in un futuro remoto al cospetto di una versione più anziana di se stesso; cosa voglia da lui Re Thanos, chi sia il nuovo Spirito della Vendetta e quali impervie sfide lo attendano sono i temi al centro di uno storyarc che ci restituisce un personaggio più determinato e combattivo che mai, pronto a ricoprire un ruolo importante nello sviluppo dell’Universo Marvel.
Il Thanos che svetta da questa pagine è una figura sadica che si specchia compiaciuta nell’efferatezza dei suoi atti brutali, nell’immensità del suo potere e nella convinzione di non voler diventare la copia sbiadita di se stesso. Nel corso delle storie di questo volume la narrazione si fa cruda e disturbante per la grande quantità di violenza mostrata, colpisce allo stomaco il lettore, che si troverà spiazzato di fronte a determinate sequenze.
Il solido impianto concettuale alla base di Thanos vince! e gli ammalianti toni oscuri di cui è permeato sono affiancati da almeno altri tre fondamentali aspetti: una perfetta costruzione narrativa che alterna devastanti battaglie a frangenti in cui viene rifondata una solida mitologia; la caratterizzazione profonda e indovinata di personaggi che risplendono di nuova luce o, nel caso specifico del Ghost Rider Cosmico, che entrano nel cuore dei fan; una componente artistica di assoluto valore firmata da Geoff Shaw.
Quest’ultimo aspetto, in particolare, permette all’arco narrativo di elevarsi al rango di opera fondamentale per l'evoluzione del personaggio: complici le precedenti esperienza in coppia con Cates, l’artista americano è bravo a esaltare ogni passaggio del racconto, siano essi siparietti divertiti o momenti drammatici, enfatizzando le sfumature emozionali con efficaci primi piani.
Il volume si chiude con sei storie brevi tratte dall’Annual. Legati dalla voce narrante di Ghost Rider, i singoli episodi oscillano tra la leggera ironia e il crudele cinismo, toccando l'apice con Il confronto della bontà, di Al Ewing e Frazer Irving, una riflessione amara sul ruolo della religione e della necessità di avere un dio.