Bocca a forma di cuore: Giopota presenta il suo nuovo fumetto autoprodotto
Giopota ha presentato a Bologna il suo nuovo fumetto autoprodotto, intitolato Bocca a forma di cuore
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Oltre a poter acquistare in esclusiva l'albo, il pubblico ha potuto visitare una piccola esposizione di tavole dell'autore e ascoltare le motivazioni che lo hanno spinto a realizzare questa storia breve:
L'idea dietro a questo fumetto è nata... be', ci sono due motivi. Il motivo ufficiale è che volevo cimentarmi nell’autoproduzione, volevo fare un bell’oggetto, e credo che la cosa sia più o meno riuscita. Il motivo ufficioso è c he volevo fare un porno, per un discorso di sdoganamento di uno specifico scenario omosessuale.
Inoltre ho potuto rappresentare anche i oggetto di body-shaming. In tutti i generi ci sono persone che subiscono giudizi perché non rientrano in standard estetici ideali. Immagino, però, che questo sentimento nei maschi eterosessuali sia più sommerso: se un etero dispiaciuto per i commenti sul proprio corpo si vittimizza, potrebbe diventare ulteriore oggetto di scherno, perché la virilità è sacra e non può essere contaminata da atteggiamenti giudicati femminili.Io ho vissuto questa condizione di non accettazione del proprio corpo, e so che capita di finire facilmente in preda di situazioni autodistruttive, soprattutto a causa del rapporto che si ha con gli altri, in particolare con gli sconosciuti. Da anni non sono sulle app che definisco "scoperecce", quelle sono armi a doppio taglio. Non dico che ci sono stato molto male, o non sono sopravvissuto... ci siamo passati tutti, ma nei periodi in cui frequenti più persone, puoi trarne profitti ma anche cascarci male e ricevere batoste per l’autostima.
Questo albo contiene una storia breve, non c’è qualcosa che si risolve. Anche perché è una condizione personale che si può risolvere con i giusti tempi, ma è più un discorso di come gli altri possono conoscerti, e quindi come cambia il modo in cui ti relazioni con loro. Magari con se stesso uno starebbe anche benissimo, però per forza di cose bisogna rapportarsi con gli altri. E poi bisogna trovare quella persona che è sulla tua stessa d’onda. È un inizio, e può essere quasi terapeutico.È un discorso personale di accettazione. Mi piacerebbe scrivere altro sul tema, ma richiede tanto tempo, dovrei sviluppare una consapevolezza più alta sull'argomento. Ora so di averne un minimo, ma è difficile perché sono temi delicati .
Ci tengo a specificare che non voglio valorizzare l’obesità, non voglio glorificarla; so che è una malattia e va trattata nel modo giusto. Vedo tante persone così in America, dove l’obesità viene glorificata e trattata come una semplice diversità, ma la situazione è più complessa. Non vorrei legittimare una malattia, ma puoi anche cominciare ad accettarti per poi iniziare un percorso che è una messa a punto dei tuoi difetti, con i giusti tempi e con quelle che sono le tue propensioni personali.
Nei prossimi giorni su BadComics.it vi proporremo la nostra recensione dell'albo e un'intervista all'autore.