Speciale Tex 33: I rangers di Finnegan, la recensione

Abbiamo recensito per voi l'ultimo "Texone", intitolato I rangers di Finnegan

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Speciale Tex 33: I rangers di Finnegan, anteprima 01

Dopo il Tex Speciale del 2017, anche il “Texone” di quest’anno, il trentatreesimo della collana, porta la firma di Mauro Boselli, prima penna ed editor di Aquila della Notte. I disegni non sono quelli di Stefano Andreucci, come nel caso de Il magnifico fuorilegge; le matite passano a un altro veterano di Dampyr: Majo. Lo incontrammo per voi due edizioni fa di Lucca Comics & Games, dove ci riferì di essere al lavoro proprio su questo fumetto.

Per la prima volta in assoluto, l’artista bresciano si è cimentato con l’icona di Sergio Bonelli Editore, dando luogo a una prova superba. Mario Rossi è fin dai suoi esordi professionali un amante del genere western, come confessa nell’intervista a Gianmaria Contro all’inizio del volume; in particolare, è uno degli illustratori maggiormente versatili e dallo stile più realista appartenenti allo staff del Figlio del Diavolo.

Lo sappiamo essere straordinario quando si tratta di cimentarsi con i chiaroscuri e le ombre. Qui mostra tutto il suo repertorio al completo, dalla cura dei dettagli al dinamismo, alla varietà dei soggetti, eccellendo nella spontaneità della loro recitazione. I cattivi, per esempio, sfoggiano una truculenza negli sguardi e negli atteggiamenti che non è certo seconda a quella delle creature della notte con cui si destreggia solitamente l'artista.

È evidente un’attenzione particolare riservata a Kit Willer e Kit Carson, comprimari cardine dell’episodio e primattori di una scena sconcertante che li vede – incredibile a dirsi - venire alle mani l’un con l’altro. Il figlio del protagonista è da sempre il pard più difficile da gestire, narrativamente e graficamente. Majo ce ne fornisce un’immagine che può ricordare quella del padre alla sua età. Ben caratterizzata ed efficace, coglie appieno il ruolo di ragazzo ormai maturato, di giovane uomo, che Boselli gli ritaglia in questa vicenda.

Speciale Tex 33: I rangers di Finnegan, anteprima 02

Il compagno più vecchio di Tex è invece una delle figure ricorrenti, quasi immancabile in ogni storia. I suoi tratti e la sua fisionomia sono semplici da riprodurre e immediatamente riconoscibili; Rossi, chiamato a delinearlo in alcuni primi piani essenziali, è capace di immortalarlo in espressioni uniche e indimenticabili.

Tutto ciò vale il prezzo dell'albo e non vi abbiamo ancora detto pressoché nulla dell'avventura che contiene: un racconto feroce di dannazione e riscatto, di vendetta e perdono. L’odio cieco può trasformare un rappresentante della legge in uno spietato assassino e la disperazione cambiare un criminale incallito, spingerlo a battersi dalla perte dei giustizieri. Questa potrebbe essere la sintesi estrema della complessa trama de I rangers di Finnegan, ricca di sfaccettature e dai molteplici livelli di lettura. Una storia densa di emozioni e colpi a effetto, un fumetto da godere tutto d'un fiato, o su cui riflettere dalla prima all'ultima pagina.

È un nuovo, degno tributo della fortunata collana annuale al suo eroe, creato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini la bellezza di settant'anni fa.

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