Sessantotto: Cani sciolti, la recensione

Abbiamo recensito per voi Sessantotto: Cani sciolti, graphic novel di Manfredi e Casalanguida

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Cani sciolti - Sessantotto, anteprima 01

L'etichetta Audace targata Sergio Bonelli Editore debutta con Sessantotto: Cani sciolti, graphic novel firmata da Gianfranco Manfredi e Luca Casalanguida che tratta uno degli anni più importanti nella storia della Repubblica Italiana: il 1968, e la sua eredità nel tempo.

Protagonista delle storie incluse nel cartonato è un gruppo di giovani italiani che vive sulla propria pelle i tumulti scoppiati sul finire degli anni Sessanta, trasmessi con un'atmosfera più volta alla verosimiglianza che alla cronaca pedissequa degli scontri generazionali che hanno cambiato il volto del Paese; non sono tesserati in nessun gruppo o movimento politico e sono personaggi di fantasia, ma le loro storie nascono dalle fusioni di diverse testimonianze reali.

In questo caso, la linea che separa graphic journalism e romanzo è molto sottile e passa attraverso le scelte personali di ogni singolo personaggio che, a cavallo delle singole storie, cresce e cambia il suo punto di vista su ciò che lo circonda.

Com'è facile immaginare, i vari personaggi delineati da Manfredi sono ognuno lo specchio di una differente personalità che ha animato quel periodo storico, e il loro incontro/scontro è il motore narrativo che mette in discussione tutti gli ideali e i dogmi che hanno portato la nazione in piazza.

Sullo sfondo c'è Milano, con i suoi luoghi d'aggregazione e di protesta che hanno fatto da culla alle nuove idee, mostrati nei disegni di Casalanguida alla stregua degli attori pienamente caratterizzati e ricchi di significato, piuttosto che come mera quinta architettonica.

Cani sciolti - Sessantotto, anteprima 02

Quando si tratta di Fumetto realistico che si sposa con vicende in bilico tra romanzo e documentario, i prodotti Bonelli sono molto spesso sinonimo di qualità e professionalità. Sessantotto: Cani sciolti non fa eccezione: in questi racconti corali è racchiuso il nocciolo di un pensiero politico e sociale, visto direttamente dagli occhi degli individui che hanno vissuto quel cambiamento epocale.

La crescita dei personaggi, la conferme e le contraddizioni delle varie forme di pensiero giovanili con l'arrivo dell'età adulta sono forse il punto più credibile (e talvolta disincantato) dell'intero racconto. Il 1988 è il banco di prova di chi ha cercato di cambiare la storia vent'anni prima, con i diversi protagonisti più consapevoli e padroni di loro stessi di fronte alle responsabilità.

In conclusione, il formato con cui esordisce Sessantotto: Cani sciolti è un ottimo modo per leggere un punto di vista interessante sulla recente storia d'Italia. Anche se il contenuto del volume sarà proposto dalla casa editrice in un'edizione da edicola a partire dal mese da ottobre, tutto il materiale extra raccolto in questa sede è un ottimo motivo per non aspettare la soluzione autunnale.

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