Chrono Lupin III #39: La lampada di Aladino

La lampada di Aladino è il ventesimo special televisivo dedicato a Lupin III

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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La lampada di Aladino

Nel 2008 lo sceneggiatore Toshimichi Okawa, già all'opera sull'OAV Verde contro Rosso, venne chiamato per lavorare al ventesimo special televisivo di Lupin III. Per differenziare il prodotto dalle numerose opere animate dedicate personaggio, Okawa scrisse una storia che pur presentando ancora una volta elementi fantastici si rivela con il passare dei minuti qualcosa di completamente diverso rispetto alle aspettative.

La regia, affidata a Tetsuru Amino (Macross 7, BuBu ChaCha), risulta priva di particolari guizzi stilistici, ma porta avanti l'evoluzione innescata dai precedenti speciali, puntando a un approccio moderno.

La lampada di Aladino vede Lupin alla ricerca del prezioso oggetto magico di cui si narra ne Le Mille e una Notte, in grado di esaudire qualunque desiderio; una volta recuperato, appare un genio con le sembianze di un'affascinante fanciulla, la quale, al fine di esaudire le richieste deve sacrificare metà della sua vita rinunciando ai ricordi di tutto ciò che fa dalle 7:00 di sera alle 7:00 di mattina. Lupin scopre però che la ragazza è stata sottoposta a un processo di rimozione della memoria e che non ha idea di cosa abbia fatto negli ultimi tre anni. Il responsabile è il Dottor Eichmann, un uomo che vorrebbe eliminare dalla superficie del pianeta ogni uomo onesto.

Drew è una spalla femminile ben caratterizzata, sia per il suo ruolo all'interno della storia che a livello estetico; questo va però a discapito del cast di comprimari della serie, in secondo piano e sfruttati in modo discutibile nell'economia della trama.

Fujiko, dopo una videochiamata particolarmente audace, è relegata al ruolo di femme fatale traditrice, mentre Jigen e Goemon sono più distaccati che mai dal loro compagno di scorribande. Zenigata è invece protagonista di un divertente prologo con tanto di inseguimento rocambolesco, ma poi rimane anch'egli vittima di un'amnesia che non gli fa più ricordare l'identità della sua nemesi: uno spunto promettente ma purtroppo non sfruttato a dovere.

CHRONO LUPIN III:

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