X-O Manowar vol. 2: Generale, la recensione

Abbiamo recensito per voi il secondo volume della nuova serie di X-O Manowar

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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X-O Manowar #5, anteprima 01

"Il generale che divenne schiavo. Lo schiavo che divenne gladiatore. Il gladiatore che sconfisse un impero." La parabola di Massimo Decimo Meridio, personaggio reso immortale dall’interpretazione di Russell Crowe nella pellicola di Ridley Scott Il Gladiatore, è in qualche modo similare al percorso di Aric di Dacia. Nipote di Re Talarico, il guerriero visigoto è stato fatto schiavo dagli alieni della Vigna. Condotto sul loro pianeta, Aric è entrato in possesso della Sacra Armatura di Shanhara, grazie alla quale ha guidato una rivolta e liberato il suo popolo; tornato sulla Terra, si è ritrovato in un epoca non sua: ben quindici secoli nel futuro, privato dei suoi beni e dei suoi affetti. Nonostante ciò, ha saputo ricominciare da zero diventando l'ultimo baluardo del pianeta, con il nome di battaglia di X-O Manowar, e membro della squadra Unity.

Per un motivo a noi ignoto, Aric si è trasferito su Gorin, dove sta provando a dare una svolta alla sua vita: lavora duramente nei campi, ha una nuova compagna, Schon, e ha accantonato l’idea di indossare nuovamente l’armatura, così da tenersi lontano dai guai. A poco è servito tutto ciò: ben presto, il Nostro si è ritrovato a capo di una missione suicida contro il dispotico Impero dei Cadmium. La vittoria raggiunta sul campo ha messo in evidenza l’enorme valore di Aric, divenuto capitano dell’esercito degli Azur. In questa nuova veste, deve ora guidare i suoi uomini sulle tracce dell’Imperatore, verso gli impervi campi di Helio.

Dopo aver familiarizzato con questo pianeta desertico, Matt Kindt ci conduce nei meandri di questa realtà, mostrandoci le diverse razze che popolano Gorin, le loro alleanze e i motivi dietro alla rottura del delicato gioco delle parti. Si intitola Generale il nuovo volume della nuova fase editoriale di X-O Manowar, serie Valiant pubblicata in Italia da Star Comics. In questo secondo arco narrativo (dei quattro previsti), Aric appare ormai rassegnato a portare il suo fardello, un peso fatto di dolore e sofferenza. L’eroismo del visigoto è associabile a una maledizione, data la quantità di morte e disperazione che si porta appresso. La mistica armatura di Shanhara aleggia come un’ombra sul guerriero, quasi un ammonimento per lui: per quanto lontano possa fuggire, niente e nessuno potrà spezzare il loro legame.

X-O Manowar #5, anteprima 02

Le sensazioni suscitate dalla lettura del precedente volume vengono ampiamente confermate: un tono drammatico permea ogni pagina, con un susseguirsi di vicende umane toccanti. Kindt riesce a dimostrare la sua grande capacità di narratore scavando nell’animo dei suoi personaggi e lasciandone trapelare tutto il loro travaglio. I dubbi esistenziali di Aric trovano la giusta rappresentazione in dialoghi intensi e dosati, a sottolinearne ulteriormente il percorso di crescita.

Il ritmo della vicenda è sostenuto, così come è palpabile una tensione soffocante pronta a esplodere in scene di guerra frenetiche e appassionanti. Non solo il protagonista ma l’intero cast di comprimari è caratterizzato in maniera funzionale. La vicenda è ancora lontana dal concludersi e i colpi di scena disseminati nel capitolo finale aggiungono quell’aura di imprevedibilità che accresce la voglia di continuare a seguire le vicende di X-O Manowar.

Tra atmosfere steampunk e richiami alla narrativa fantascientifica, la lettura scorre piacevolmente, seppur non supportata al meglio dalle matite di Doug Braithwaite: per quanto le sue figure riescano a catturare l’epica di un personaggio come Aric, il risultato non riesce a eguagliare l’eccellente prova di Tomás Giorello, con la plasticità delle anatomie non bilanciata dall’espressività dei primi piani, troppo spesso ripetitivi e abbozzati. L’artista britannico è bravo nella gestione della tavola nelle fasi più concitate ma non riesce a mantenere la stessa incisività nelle scene di dialogo, le quali rappresentano il fulcro di questo volume.

Lo stile pittorico delle colorazioni di Diego Rodriguez rappresenta l’elemento di raccordo tra i primi due brossurati di questa serie appassionante e convincente, seppur in leggero calo dal punto di vista estetico.

X-O Manowar #5, anteprima 03

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