Senzombra, la recensione
Abbiamo recensito per voi "Senzombra", la nuova graphic novel di Michele Monteleone e Marco Matrone
Ci sono pochi, indispensabili fattori alla base della riuscita di una storia avvincente: azione, avventura e coinvolgimento emotivo. A seconda del pubblico di riferimento, esistono altri elementi secondari che possono essere inseriti o meno: Stefano Tamburini ipotizzò che la storia perfetta per un pubblico adulto dovesse contenere riferimenti a donne, motori e denaro; Leo Ortolani ha parodizzato un teorema simile con le sue famose tre "A": Azione, Avventura, Atette. Nel caso del Fumetto per ragazzi, però, il discorso si fa più complesso, a causa dei cambiamenti repentini nei gusti e nelle influenze che si accavallano in pochi anni, durante il periodo "croce e delizia" di chiunque, l'adolescenza. Riuscire a parlare in modo puntuale, quasi chirurgico, la stessa lingua dei lettori più giovani non è dunque cosa facile: le mode invecchiano molto velocemente, ogni giorno sembra esserci una novità sulla bocca di tutti e il linguaggio stesso utilizzato dai ragazzini mutua in continuazione.
In questi termini, la graphic novel Senzombra di Michele Monteleone e Marco Matrone - proposta da BAO Publishing per la sua linea BaBAO, dedicata ai giovani lettori - rappresenta un racconto avvincente ma, allo stesso tempo, forse un po' fuori dal suo tempo.
Tra tutti, sicuramente l'aspetto più riuscito è il rapporto con l'altro sesso, fatto di conflitti, paure e bisogno di accettazione. A questo proposito, ogni interazione tra Tristan e Rita appare naturale e scorrevole, nonostante i tanti messaggi che si scambiano i due. Le loro conversazioni vanno oltre le semplici parole, in quanto costruite con attenzione attraverso gesti e sguardi. In generale, ogni elemento della storia calza a pennello nella sua incarnazione visiva, rendendo la trama di Senzombra qualcosa che si posiziona senza timore nella scia dei moderni classici a fumetti per ragazzi.
Oltre alla componente legata alla vicenda in sé, è però necessario soffermarsi sul linguaggio e sui riferimenti alla cultura pop utilizzati all'interno dell'opera. Il progetto nasce due anni fa come autoproduzione sulla piattaforma Indiegogo; è dunque possibile immaginare che la sua genesi sia avvenuta precedentemente, fattore che spiegherebbe alcuni riferimenti culturali citati a livello metatestuale da Tristan, quando si rivolge al lettore. Il protagonista è sì un ragazzino adolescente, ma non appartenente a questi anni, perché quando si esprime a parole fa riferimento a gruppi musicali, videogiochi e film che hanno rappresentato il culmine della cultura dell'intrattenimento circa dieci anni fa.
Del resto, utilizzare un linguaggio citazionista è utile a instaurare un ponte tra autori e lettori, mostrando loro che si utilizzano le stesse forme, gli stessi termini e che si fa parte dello stesso popolo. In questo senso, considerando che Senzombra è destinato al pubblico di adolescenti del 2018, questi potrebbero storcere un po' il naso di fronte a citazioni simili, in qualche modo già "vecchie". Il risultato è che, proprio nei momenti in cui si dovrebbe creare una vicinanza maggiore, questa viene percepita dai lettori più grandi, che parlano la stessa lingua culturale del protagonista, a prescindere dall'avere gli stessi gusti o meno.
Per questo motivo, paradossalmente, il punto più debole di una storia solida e ben raccontata è proprio ciò che avrebbe dovuto consentire quell'ammiccamento di complicità tanto caro alla cultura pop contemporanea. Oltre a questo aspetto, però, Senzombra resta un fumetto estremamente interessante e ben costruito che, al netto dei difetti, risulta molto godibile, con dei picchi emotivamente coinvolgenti e trascinanti.
Altro punto di forza dell'opera di Monteleone e Matrone è la scelta di promuovere il libro con un gioco omonimo, per Windows e smartphone Android, rilevante ai fini della narrazione: un arcade 2D dal gusto rétro a scorrimento orizzontale (sviluppato da Oscar Celestini, con le musiche di Mattia Di Meo e Luca Claretti) che cala immediatamente il giocatore nel clima della vicenda, presentando fin da subito i suoi aspetti principali.
In sintesi, Senzombra è un fumetto che all'apparenza si rivolge a un pubblico più giovane, ma che probabilmente riuscirà a far maggiormente breccia nei cuori di chi ha passato da un po' l'adolescenza, senza mai abbandonare quella visione sognante e a tratti spaventosa della realtà.