Marvel - Speciale Infinity Wars: qual è la vera identità di Requiem?

Chi potrebbe nascondersi sotto il cappuccio di Requiem, personaggio chiave di Infinity Wars

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Spoiler Alert
Infinity Wars #1, teaser

Ieri vi abbiamo proposto un'illustrazione firmata da Mike Deodato Jr. e Frank Martin relativa a un nuovo, misterioso personaggio MarvelRequiem, l'avatar di Morte che farà la sua comparsa ad agosto nella miniserie Infinity Wars, scritta da Gerry Duggan per i disegni dello stesso artista brasiliano.

Com'è possibile notare dal teaser (che trovate qua a fianco), Requiem è stata presentata con l'inequivocabile dicitura "Morte vince", e apparentemente come nuovo avversario degli eroi: troneggia infatti sul corpo di Star-Lord, regge Capitan Marvel con una mano e nell’altra impugna una spada che trafigge un Guanto dell’Infinito sprovvisto di Gemme.

Il portale statunitense Comic Book Resources si è interrogato sulla sua vera identità ipotizzando diversi scenari e sottolineando che le uniche informazioni disponibili al momento su Infinity Wars sono che tutti i personaggi, buoni o cattivi che siano, raccoglieranno quanto seminato nel corso dell'era Legacy (al debutto dopodomani in Italia) e che la ricerca delle Gemme - tuttora in corso negli States nella miniserie prequel Infinity Countdown - porterà a una follia cosmica mai vista prima.

La prima ipotesi formulata è che sotto il manto di Requiem ci sia Nebula. Sulle pagine di Thanos #12 (disponibile in Italia da giovedì prossimo all'interno di I Nuovissimi Guardiani della Galassia 7), di Jeff Lemire e German Peralta il Folle Titano è sopravvissuto al giudizio formulato sul pianeta God Quarry. Thanos ha sconfitto suo figlio Thane, potenziato dai poteri della Fenice, e sgominato un'alleanza formata da Nebula, suo fratello Starfox e Tryco Slatterus.

Nebula

La battaglia ha portato Thanos a ripudiare per la prima volta Morte, annientata dalle Streghe dell'Infinito dopo aver emesso il loro giudizio su di lei. La storica amante del Titano, però, non può essere eliminata davvero e, a questo punto, potrebbe cercare vendetta dopo essere stata respinta (scelta reiterata nel numero #18 della serie).

In virtù di questo, avrebbe senso porre un proprio avatar sul campo di battaglia: Requiem, descritta dalla Casa delle Idee come "la morte incarnata". Morte potrebbe aver offerto questo potere a Nebula, che nelle storie a fumetti è la nipote (e non la figlia, come sul grande schermo) di Thanos, mostrandole una via per allontanarsi da God Quarry dopo che il Titano ha abbandonato lasciato lei e il suo team sul pianeta.

In alternativa, le Streghe dell'Infinito potrebbero aver permesso a Nebula di sottoporsi al giudizio, in modo tale che, qualora si fosse rivelato favorevole, le avrebbero conferito il potere di intraprendere una ricerca per dare una nuova forma alla galassia, come già accadde nella storica miniserie Infinity Gauntlet, di Jim Starlin, George Pérez e Ron Lim.

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Terraxia

La seconda ipotesi coinvolge Terraxia, partner creata dallo stesso Thanos per far ingelosire Lady Morte quando non riuscì a conquistarla. Il personaggio ha in comune due aspetti con il Folle Titano: l'indole violenta (in passato ha addirittura ucciso Spider-Man e Iron Man) e il colore dominante, la pelle viola, in linea con l'aspetto di Requiem.

Nonostante le tante somiglianze con Thanos - oltre all'aspetto fisico e l'efferatezza delle sue azioni, per entrambi la lealtà era un concetto indissolubile - Terraxia non ha vissuto tanto a lungo: è stata infatti uccisa da Nebula.

Farla tornare per perseguitare lo stesso partner che l'ha creata, sfidandolo nella caccia alle Gemme dell'Infinito, potrebbe rappresentare una sorta di rivalsa da parte di Morte.

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Phyla-Vell

Il terzo personaggio che potrebbe celarsi sotto il cappuccio di Requiem è Phyla-Vell, figlia genetica dell'originale Capitan Marvel, alias Mar-Vell. Ex membro dei Guardiani della Galassia, ex Capitan Marvel ed ex Quasar, ha parecchie buone ragioni per voler cambiare l'universo tramite le Gemme dell'Infinito.

Phyla è stata infatti uccisa da Thanos non molto tempo fa, dopo che quest'ultimo si era rigenerato da un bozzolo. A seguito di quello scontro, Phyla-Vell è stata vista negli Inferi, sulle pagine della miniserie Deadpool vs. Thanos, e intrappolata nella Gemma dell'Anima su Nuovissimi Guardiani della Galassia, dimensione da cui è recentemente fuggito Adam Warlock - nel corso di Infinity Countdown - per impedire a Ultron di recuperare la stessa pietra.

Proprio per questo possiamo ipotizzare che anche lei sia fuggita, spinta dal profondo odio che prova nei confronti del Folle Titano. La fuga (un'intercessione di Morte?) e il desiderio di vendetta la renderebbero la candidata ideale per vestire i panni di Requiem, mantenendo inoltre il suo iconico aspetto con lo spadone.

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Gamora

Infine, veniamo a Gamora. È apparsa nel primo teaser di Infinity Wars, e nella stessa immagine troviamo - in secondo piano - anche Requiem, ma questo non prova ufficialmente che siano due persone distinte (sulle copertine vale tutto).

Grazie all'ultimo arco narrativo della serie Guardians of the Galaxy, sappiamo che Gamora è in cerca della Gemma dell'Anima perché parte della sua anima è ancora custodita all'interno della pietra, a causa delle avventure vissute con Adam Warlock. Gamora è entrata in contatto con la parte scissa di sé grazie ai suoi sogni, nei quali appare come una rancorosa donna anziana (maggiori dettagli su Nuovissimi Guardiani della Galassia).

Per quanto riguarda questa porzione dell'anima di Gamora varrebbe lo stesso discorso fatto in precedenza per Phyla-Vell: Morte potrebbe averle donato il potere necessario per uscire dalla Gemma, al fine di riunire le varie parti.

Non sarebbe la prima volta che la Gemma partorisce versioni malvagie dei personaggi (basti pensare agli stessi Warlock e Phyla-Vell visti nei sogni di Gamora), e se a questo uniamo il fatto che anche l'aspetto di Gamora ha spesso contemplato spade e mantelli, tutto ciò la rende una candidata decisamente credibile per il ruolo di Requiem.

Infinity Wars #1, copertina di Mike Deodato Jr.

Fonte: CBR

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