Generations: I più coraggiosi – Capitan Marvel/Capitan Mar-Vell, la recensione
La recensione di Generations: I più coraggiosi – Capitan Marvel/Capitan Mar-Vell, di Stohl e Schoonover
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Come abbiamo avuto modo di scoprire leggendo Secret Empire 10, dietro ai misteriosi viaggi nel tempo a cui abbiamo assistito sulle pagine di Generations c'è Kobik, il Cubo Cosmico senziente protagonista del recente megaevento Marvel: grazie ai suoi poteri, il manufatto dalle sembianze di bambina ha concesso alla nuova generazione di super eroi della Casa delle Idee la possibilità di incontrare quella precedente, dalla quale ha ereditato responsabilità e nome di battaglia.
Cronologicamente, la storia scritta da Margaret Stohl (Mighty Captain Marvel) e disegnata da Brent Schoonover (Howling Commandos of SHIELD) si colloca nel periodo in cui Mar-Vell era rimasto intrappolato nella Zona Negativa; all’epoca, lui e Carol si erano già conosciuti e la nostra aveva intrapreso la sua carriera da eroina con il nome di Ms. Marvel. Ciononostante, la Stohl decide di non tener conto di quel legame – in fondo la storia potrebbe essere ambientata in una delle tante realtà alternative – e lascia che i due interagiscano liberi da vincoli di continuity in questa inattesa missione.
Chi ha seguito gli ultimi eventi Marvel saprà che l’ansia di prevedere e debellare qualsiasi minaccia per la Terra abbia ormai segnato l’animo e l’operato di Carol Danvers; questo enorme fardello ha finito per distruggere la sua vita privata, la quale, dopo la morte dell'amato James "Rhodey" Rhodes e il tradimento di Steve Rogers, è da poco crollata definitivamente. In virtù di questo, Capitan Marvel è apparsa spesso collerica nelle ultime pubblicazioni di cui è stata protagonista. Questo incontro con l'eroe di cui ha raccolto il manto arriva quasi a rasserenare Carol, a offrirle un punto di vista differente sulla situazione e, infine, a spingerla a rivalutare il suo modus operandi.
Se da un lato Generations: I più coraggiosi riesce a cogliere il senso dell’iniziativa offrendo all'ex Binary la possibilità di un confronto importante con il suo mentore, dall’altro propone un impianto narrativo deludente: una successione di eventi fin troppo convenzionale e dalla risoluzione a dir poco scontata. Non aiutano la fredda e distaccata caratterizzazione conferita a Mar-Vell e quella macchiettistica del villain coinvolto. Il risultato è un racconto che, fatta salva una breve parentesi intimista e la caratterizzazione della protagonista in linea con la sua serie personale, non convince, non diverte e non scalda il cuore.
Risulta poco centrata anche la prova al tavolo da disegno di Schoonover: lo stile molto classico dell'artista propone personaggi troppo rigidi e, complice uno storytelling poco fluido, non trasmette il giusto dinamismo alle fasi più concitate della storia. Migliora la resa quando il ritmo rallenta e l’attenzione si sposta sull'espressività dei primi piani, ma nel complesso non stiamo parlando di una prova paragonabile a quella degli artisti che si sono susseguiti sui precedenti numeri di Generations.
Il 2019 vedrà Carol fare il suo esordio nel Marvel Cinematic Universe con una pellicola a lei dedicata; con il Premio Oscar Brie Larson pronta a interpretare la super eroina sul grande schermo, ci aspettavamo un trattamento migliore, da parte della Casa delle Idee, per questo personaggio in rampa di lancio.