La Grande Storia del Marvel Cinematic Universe: Interludio - l'acquisizione della Disney

Fabio Volino vi racconta di quella volta in cui la Disney acquisì la Marvel

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Nel febbraio 2009, forte dei successi cinematografici derivanti dalle prime due pellicole del Marvel Cinematic Universe, i Marvel Studios possono permettersi di far firmare a Samuel L. Jackson un accordo per cui l’attore garantisce la sua presenza come Nick Fury in altri nove film. Un modello contrattuale che verrà ripetuto anche con altri attori, cosa che garantisce maggiore stabilità all’intero progetto rispetto ai primi accordi incentrati su al massimo due pellicole. Questi continui successi non passano in secondo piano.

LA GRANDE STORIA DEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE:

Fase 1

C’è una multinazionale che da anni sta compiendo acquisizioni nel campo del media entertainment, una multinazionale nata molto tempo prima, addirittura potremmo dire nel 1928, quando due cartoonist crearono un corto animato intitolato Steamboat Willie con protagonista un Topolino. Quella multinazionale è The Walt Disney Company.

Disney Marvel

Il 31 agosto 2009, The Walt Disney Company annuncia alla borsa e ai propri investitori un accordo superiore ai quattro miliardi di dollari, suddiviso tra azioni e denaro contante, volto ad acquisire l’intero asset della Marvel Entertainment, composto da una library di oltre cinquemila personaggi, per potersi così garantire la piena proprietà sui suddetti personaggi.

Che i fumetti siano qualcosa in secondo piano per la Disney risulta subito evidente: alla società guidata da Bob Iger interessa assicurarsi i diritti di sfruttamento cinematografico dei super eroi e super criminali Marvel, per costruire un brand cinematografico e di marketing di tutto rispetto capace di capitalizzare sulla riconoscibilità di tali personaggi.

Nell’ultimo giorno del 2009, il 31 dicembre, a seguito di un meeting eccezionale, la Marvel Entertainment accetta i termini dell’accordo, uscendo dalla lista di società quotate in borsa e iniziando il processo di fusione con The Walt Disney Company.

Kevin Feige e Bob Iger

Pur essendo un accordo storico, della cui importanza chiunque ne è immediatamente consapevole, forse davvero in pochi riescono a intuire gli effetti a lungo termine che questa manovra comporta.

Come ad esempio l’inaugurazione, nel giugno 2010, di una sottodivisione dedicata ai programmi televisivi guidata da Jeph Loeb. O un rimescolamento ai piani alti della struttura, che porta l’Editor-In-Chief della Marvel Joe Quesada ad essere promosso a Chief Creative Officer. O anche, a ottobre 2010, un trasferimento degli uffici in un nuovo e più ampio stabile di New York, abbandonando la leggendaria location di Park Avenue.

Ma l’effetto più duraturo è il cambio del modello produttivo adottato fino a quel momento. Avere alle proprie spalle un colosso come The Walt Disney Company permette infatti ai Marvel Studios di iniziare a concepire piani ancora più a lungo termine, certi di poter contare su budget concreti.

Insomma, i primi passi di una importante metamorfosi aziendale, di cui tutti non vedono l’ora di vederne i risultati.

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