DC Comics: cosa non sta funzionando nel progetto The New Age of DC Heroes?

Le peculiari dinamiche editoriali di The New Age of DC Heroes, la nuova etichetta della DC Comics

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Annunciata con il nome di Dark Matter, la nuova etichetta DC Comics scaturita dagli eventi di Dark Nights: Metal è stata in seguito ribattezzata The New Age of Heroes e poi The New Age of DC Heroes. Il "nome in codice" è però l'ultimo dei problemi di una delle iniziative editoriali più raffazzonate della storia recente del Fumetto americano: presentata ad aprile dello scorso anno, è stata rimandata, ripresentata e infine ritardata ulteriormente, con le relative pubblicazioni che hanno preso il via solo in queste ultime settimane, seppur in maniera del tutto asincrona.

Sin dal principio, il manifesto di The New Age of DC Heroes si è basato sull'abbandono degli attuali canoni produttivi del comicdom per tornare a fare fumetti "come una volta", secondo la regola d'oro del "plot-art-script", ossia tramite una metodologia che riporti al centro del processo creativo il ruolo del disegnatore: la visione di ogni artista coinvolto avrebbe dettato la direzione allo sceneggiatore, seppur partendo da un soggetto concordato a monte. In virtù di questo, nei credit ufficiali delle serie The New Age of DC Heroes il nome del disegnatore precede quello dello scrittore.

In più, è evidente il carattere nostalgico dell'iniziativa, che intende riportare in auge personaggi, tematiche e atmosfere degli anni Novanta. Date le premesse, chi vi scrive era moderatamente speranzoso. Purtroppo, però, le cose non stanno andando nel migliore dei modi.

The New Age of DC Heroes, teaser 01

Immortal Men sarà disegnata da ben tre disegnatori nei primi tre albi. Jim Lee ha infatti illustrato solo il numero #1, e sarà poi seguito da Ryan Benjamin e Richard Friend. Sono aperte le scommesse su chi sarà l'artista del quarto spillato, considerando che Lee è attualmente all'opera su Action Comics #1000 (su testi di Brian M. Bendis) ed è l'occupatissimo Co-Publisher della DC Comics insieme a Dan DiDio.

Per Damage le cose si fanno ancora più interessanti: nell'arco di sei numeri, la serie vedrà impegnati sei artisti, tra disegnatori e inchiostratori. Si parte con Tony S. Daniel e Danny Miki, passando poi per Cary Nord e Clayton Henry, per arrivare infine a Diogenes Neves e Trevor Scott.

Ryan Sook era stato invece annunciato come disegnatore regolare di Unexpected, ma nelle ultime ore è stato reso noto che sarà coadiuvato (in che percentuale non è dato sapersi) da Cary Nord, che pare stia tappando buchi a destra e a manca. Tutto ciò, sottolineiamo, solo per quanto riguarda il primo numero della serie, che deve ancora essere pubblicato negli Stati Uniti.

The New Age of DC Heroes, teaser 02

Con queste premesse, l'unico successo di The New Age of DC Heroes potrebbe rivelarsi Terrifics, la nuova serie scritta dell'amatissimo Jeff Lemire che propone una sorta di rivisitazione dei Fantastici Quattro della Marvel in salsa DC Comics. Anche qui, però, l'artista Ivan Reis (accompagnato come di consueto dall'inchiostratore Joe Prado) ha passato il testimone a Evan "Doc" Shaner per occuparsi del primo numero e delle copertine della miniserie Man of Steel, scritta da Brian M. Bendis (di cui però lo stesso Shaner dovrebbe firmare il secondo).

Venendo a Silencer, John Romita Jr. e Sandra Hope hanno lasciato il titolo per fare spazio a Viktor Bogdanovic, mentre per quanto riguarda SidewaysKenneth Rocafort è durato ben quattro numeri - record finora imbattuto di questa iniziativa editoriale - prima di essere rimpiazzato da Robert Gill. Resta da capire cosa accadrà ai team creativi di New Challengers e Curse of Brimstone, titoli che ancora devono prendere il via.

Non possiamo fare a meno di notare che la durata media di permanenza dei disegnatori sui vari titoli sia di appena due numeri; non il migliore dei risultati per un progetto che prometteva di dare nuovo lustro al ruolo dell'artista. A discolpa dei penciler va detto che, nel contesto di una major, nel giro di un anno può cambiare tutto, specie se il progetto sul quale devi metterti all'opera viene continuamente rimandato a causa di una non impeccabile organizzazione. Non a caso, molti dei disegnatori coinvolti sulle serie targate The New Age of DC Heroes, come gli affidabilissimi Ivan Reis e John Romita Jr., sono attualmente al lavoro su altri titoli.

Detto ciò, non si può non rimanere perplessi osservando la discontinuità che fin qui ha caratterizzato l'intera operazione: con quale credibilità si può promuovere un'opera come frutto della visione artistica di un disegnatore se quest'ultimo abbandona il progetto dopo una manciata di numeri?

Ai posteri, l'ardua sentenza.

The New Age of DC Heroes, teaser 03

Fonte: BleedingCool

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