Chrono Lupin #18: Spada Zantetsu, infuocati!
Sesto special televisivo per Lupin III e compagni, che si mettono alla ricerca di una preziosa statuetta...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il sesto special televisivo di Lupin III si apre con una scena molto simile all'incipit dell'OAV La Cospirazione dei Fuma: non c'è un matrimonio, ma uno spettacolo di teatro kabuki, durante il quale Goemon viene assalito da un gruppo di ninja che vogliono mettere le mani sulla sua spada. Nel frattempo, in una linea narrativa apparentemente slegata, Lupin e Jigen si mettono alla ricerca di una preziosa statuetta di un dragone, sommersa all'interno del relitto del Titanic; per fare questo affrontano un improbabile viaggio fino a Hong Kong, passando da Parigi unicamente per consultare un computer che può aiutarli a identificare il loro avversario. Sulle tracce del reperto dorato, infatti, c'è anche Chin Chin Chu, spietato boss della malavita cinese, protetto dal ninja Gensai.
Dopo premesse più che buone, la sceneggiatura si accartoccia su se stessa riducendo la trama a uno scontro pretestuoso tra le due fazioni, nel quale continua a essere ignorata la natura furfantesca di Lupin, "riducendolo" a un eroe pronto a tutto per proteggere il mondo dai malvagi. Ci sono sequenze d'azione avvincenti e con un'atmosfera ben costruita, ma i toni del racconto e della sua messa in scena sono troppo altalenanti per considerarlo un prodotto del tutto riuscito. Non mancano momenti crudi - come l'apparente morte di Kikyo, divorata dai coccodrilli, o il gas che spinge Lupin e i suoi amici ad aggredirsi l'un l'altro con violenza - affiancati a eccessi cartooneschi, come il robot Acchiappa-Lupin costruito da Zenigata e l'improbabile imbarcazione a forma di paperella gialla.
CHRONO LUPIN III: