Fantomius vol. 5, la recensione
Nel quinto volume, Marco Gervasio racconta il primo incontro tra Fantomius e Dolly Paprika
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il quinto volume dedicato alle storie del Ladro Gentiluomo si presenta al meglio grazie a una copertina dalle tinte seppiate in cui viene mostrato il ricco cast della serie, un vero e proprio pantheon di personaggi che animano la Paperopoli degli anni '20.
Notre Duck è ambientata nella cattedrale gotica creata da Carl Barks, un'avventura misteriosa che si rivela essere collegata a Fantomius d'Egitto, una delle storie del volume precedente; la serie ha infatti ormai una propria mitologia e può permettersi di riprendere elementi e giocare con i personaggi e le sottotrame presentati in passato.
I contenuti extra dell'albo contano una decina di pagine di bozzetti e tavole a matita, rinunciando agli articoli di approfondimento con cui Gervasio nei numeri precedenti aveva raccontato interessanti curiosità e retroscena sulla creazione dei diversi episodi.
Resta sola una storia di Fantomius da riproporre, già pubblicata sul settimanale Disney, per cui sarà necessario attendere l'uscita di altri capitoli per raggiungere la foliazione necessaria per comporre un nuovo volume. Grazie alla strategia editoriale di Panini, sappiamo però che prima o poi questi albi da collezione permetteranno ai lettori di rileggere facilmente le serie sviluppate dai vari autori; in esse, ognuno può sfruttare il proprio stile personale per costruire sotto-universi disneyani con una loro coerenza rispetto a quello principale, ma al contempo dotati di una sua indipendenza narrativa, cosa che arricchisce la varietà dell'offerta.