Secret Empire 4, la recensione
Abbiamo recensito per voi Secret Empire 4, di Nick Spencer, Leinil Francis Yu, Joshua Cassara e Rod Reis
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Ci sono verità che ormai abbiamo assimilato e con le quali dobbiamo convivere: gli Stati Uniti sono guidati dall’Hydra e dal suo Leader Supremo, Steve Rogers, il supereroe che negli anni abbiamo imparato ad amare con il nome di Capitan America. Il passato della Sentinella della Libertà è stato riscritto dal Teschio Rosso e da Madame Hydra grazie al Cubo Cosmico senziente Kobik, cosa che ha reso il Vendicatore un agente dell’organizzazione terroristica.
Tutto questo è Secret Empire, cupo megaevento orchestrato dallo sceneggiatore Nick Spencer e giunto in Italia alla pubblicazione del quarto capitolo. Sin dall'esordio, la miniserie ha ben impressionato grazie al ritmo serrato e agli importanti eventi che si sono susseguiti; la terza uscita lasciava però trapelare i primi segni di cedimento, con un evidente rallentamento e uno sviluppo orizzontale della trama. Quest’ultimo appuntamento conferma l’impressione.
Detto ciò, nonostante la soluzione metafumettistica risulti affascinante, poco viene aggiunto allo sviluppo della vicenda. Gli unici spunti interessanti sono rappresentati dagli incisi dedicati a Natasha Romanoff e Frank Castle: sebbene la condotta del Punisher desti qualche perplessità (per quanto la sua ammirazione per Cap sia cosa nota), risulta emozionante l’inseguimento tra questi personaggi dai comportamenti borderline. Qualcosa sembra muoversi solo nel finale, con un cliffhanger che apre a scenari da spy story decisamente interessanti.
La componente artistica continua a farla da padrone grazie alla presenza dell’ennesima superstar all'opera, Leinil Francis Yu, che condivide le pagine di questo numero con Rod Reis - sempre al lavoro sullo Steve Rogers “dall’animo gentile” - e Joshua Cassara. Yu dà l’ennesima dimostrazione del suo talento realizzando tavole dalla forte componente espressiva, in grado di evidenziare tutta la tensione che caratterizza la suddetta cena. Potente, dinamico e descrittivo, il tratto dell’artista filippino alterna primi piani intensi a sequenze action d'impatto.
Buona anche la prova di Reis, che con il suo stile sintetico e le colorazioni vivaci accompagna lo sviluppo del filone narrativo più misterioso di Secret Empire. Lungo il suo cammino, lo Steve Rogers "buono" incontra facce amiche, cosa che permettere di gettare le basi per un’alleanza non del tutto inedita.
In chiusura, l’albo propone Secret Empire: Brave New World #3, in cui i riflettori sono puntati su Star Brand. Muri è il titolo della storia, scritta da Mags Visaggio e disegnata da Sean Izaakse, ambientata nello spazio, oltre lo Scudo che difende la Terra. Poche ma intense pagine in grado di trasmettere tutto il dramma vissuto dal supereroe e la sua particolare condizione: essere dotato di un grandissimo potere e non riuscire a rendersi utile alla causa.
Non possiamo che complimentarci con il team creativo di questa storia breve, capace di catturare con poche sequenze tutte le sfumature emozionali – voglia di riscatto, rabbia, frustrazione – del giovane eroe rilanciato nel corso delle storie degli Avengers scritte da Jonathan Hickman.