Rio 2031, la recensione
Abbiamo recensito per voi Rio 2031, opera di Giuseppe Andreozzi e Gabriel Picolo edita da Shockdom
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Timed è un progetto crossmediale targato Shockdom che unisce esperienza di lettura e realtà aumentata. Timed è anche il nome dell’universo narrativo della casa editrice di Lucio Staiano collocato in un futuro prossimo in cui i confini geografici così come li conosciamo oggi non esistono più e il mondo è diviso in due blocchi: TheNation e NewState. Queste due multinazionali hanno dato origine agli “Stati Diffusi”, espressione di due ideologie antitetiche: la prima è fautrice di un capitalismo responsabile che, seppur votato alla competitività, è sensibile alle tematiche ambientali; la seconda vede invece nel consumo l’unico obiettivo da perseguire, sempre e a qualunque costo, con una gerarchia sociale ben codificata. In un contesto così cristallizzato si muovono i Timed, essere umani dotati di superpoteri. Purtroppo, ciò che li rende speciali è al contempo una maledizione: i loro poteri consumano le loro stesse vite, condannandoli a una morte prematura.
La sceneggiatura si muove con un ritmo decisamente sostenuto, riuscendo a gettare le basi dell’importante impianto narrativo senza appesantire la lettura. Gli interessanti presupposti di Rio 2031 sono inoltre ben orchestrati da Andreozzi, che alterna sapientemente serrate scene d’azione a intrighi societari internazionali; elementi che concorrono alla realizzazione di un action thriller vibrante che lascia poco tempo per rifiatare, con molteplici colpi di scena che si susseguono in un crescendo di emozioni.
L’incipit di questo ambizioso progetto riesce facilmente a catturare l’attenzione del lettore, complice anche la presenza di richiami a tematiche politiche o ambientali: non solo robottoni da sconfiggere e scontri tra super umani al servizio delle potenti multinazionali, dunque, ma anche importanti riflessioni su problematiche non così lontane dalla nostra quotidianità.
Ciononostante, ci sono piccole sbavature che in parte incidono sulla riuscita dell’opera; in primis la mancanza di un'approfondita caratterizzazione dei personaggi, limite che potrebbe essere figlio di una scelta consapevole fatta in fase di scrittura volta a valorizzare la componente action e accantonare - almeno per il momento - il lavoro di costruzione dei protagonisti e delle dinamiche tra di loro. Manca inoltre uno spunto, un guizzo che renda Rio 2031 un prodotto davvero originale: sia le principali menti dietro ai due imperi distopici - Lord Milton e la determinata Max - sia il “reclutamento” dei giovani supereroi provenienti da ogni angolo del pianeta sanno di già visto. Almeno per quanto riguarda questa prima uscita, l’impressione è di trovarsi di fronte a un gruppo di supereroi che rappresentino una versione nostrana dei corrispettivi statunitensi.
Se la sceneggiatura pecca in originalità, non è esente da sbavature nemmeno la prova di Gabriel Picolo ai disegni. L’artista brasiliano è abile nell’imprimere alle sue tavole grande dinamismo, esaltandosi soprattutto nelle concitate fasi in cui i Timed si scontrano tra loro; non mancano però passaggi più espressivi in cui gestisce egregiamente primi piani carichi di tensione. Prive di griglie rigide e alla costante ricerca della giusta soluzione, le pagine del cartonato sfruttano al meglio la sceneggiatura di Andreozzi per mettere in mostra il talento di Picolo, il cui lavoro risulta però un po' abbozzato, talvolta, almeno per quanto riguarda gli sfondi e le anatomie.
Apprezziamo dunque la capacità dello sceneggiatore di condensare in poche pagine l’enorme quantitativo di informazioni presenti in questo racconto d'esordio, ma non possiamo non evidenziare l’assenza di caratterizzazioni tridimensionali che si calino al meglio nel contesto. In virtù di questo, nella speranza che il prosieguo possa soddisfare le tante aspettative venutesi a creare intorno all’Universo Timed, salutiamo Rio 2031 piacevolmente colpiti ma non ancora del tutto convinti.