La pioggia di Alesia, la recensione

Abbiamo recensito per voi La pioggia di Alesia, secondo volume della collana Un eroe una battaglia

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Dopo Le nebbie di Caporetto, torna in edicola la collana Un eroe una battaglia di Editoriale Cosmo. La pioggia di Alesia, firmato da Giovanni Masi e Valerio Nizi, catapulta il lettore (molto) indietro nel tempo, andando a ribadire ancora una volta l'eternità del concetto di guerra, a prescindere dalle popolazioni impegnate nello scontro o dal periodo storico di riferimento.

Cesare guida Roma verso la Gallia, declinando ancora una volta il tema duale tra invasori ed invasi che, all'interno di questa storia si fa carne, sacrificio e sofferenza. Già dal primo impatto con entrambi i popoli appare molto chiaro il punto di vista degli autori: da un lato c'è Roma che attende l'impatto dell'esercito gallico, difendendo con ogni mezzo un piccolo avamposto, dall'altro la popolazione indigena. Nella preparazione alla battaglia c'è tutta la visione del mondo opposta di due popoli incompatibili, e Giovanni Masi calca la mano su questo aspetto proponendo al lettore le due posizioni in modo chiaro e senza schierarsi.

Vercingetorige e Cesare giocano a scacchi con l'irruenza contrapposta alla tattica. Quando arriva lo scontro non c'è più spazio per le parole, e i disegni di Valerio Nizi esprimono il meglio della loro forza. Alesia non è una delle battaglie, è La Battaglia in cui si decidono le sorti della campagna di Gallia. Ogni strategia bellica romana appare chiara agli occhi del lettore che, tramite un'espediente narrativo, ha sempre ben presente ciò che sta accadendo sul campo di battaglia.

La portata epica dell'impresa traspare per intero nel terzo atto della storia, come ogni battaglia finale che si rispetti. Non è tanto l'esito della guerra (noto a tutti grazie al De Bello Gallico), ma l'atmosfera della stessa a lasciare il lettore con gli occhi fissi sulle tavole. Il punto di vista onniscente permette di assistere all'evento con distacco fisico ma non emotivo: il costo della guerra è palese, così come è chiaro il destino di quel condottiero che su questa campagna ha gettato le basi della sua egemonia.

Nonostante i contenuti cruenti e talvolta difficili da digerire, la lettura de La pioggia di Alesia scorre con piacere, grazie anche al lettering di Maria Letizia Mirabella. In linea con il volume che l'ha preceduto, anche il lavoro di Masi e Nizi, impreziosito dalla copertina di Elia Bonetti, apre una finestra su una realtà storica distante che al termine della lettura suscita curiosità e interesse.

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