Marvel, Legacy: Marc Guggenheim mette Tempesta al centro della scena su X-Men: Gold
Lo sceneggiatore di X-Men: Gold ha parlato della sua chiave di lettura del personaggio di Tempesta
X-Men: Gold #20 ha un paio di bei momenti in cui Ororo deve necessariamente darci dentro fino in fondo e dimostrare quando sia una tipa tosta. Ha davvero l'acciaio dentro di sé ed è bello avere la possibilità di scriverne. Nel numero #20 incanalerà il suo Wolverine interiore per fare - spero - grandi cose. I chilometri macinati sono diversi per ognuno, ma secondo me [ciò che ci rende resistenti] riguarda l'attingere a quella forza interiore di cui parlavo.
Ororo ne ha passate così tante nel corso degli anni. Potremmo stare a discutere di quante situazioni orribili abbia vissuto rispetto agli altri X-Men: ha perso i poteri, li ha riottenuti, è stata la leader del team più volte, ha dovuto combattere per quella posizione, si è sposata, ha divorziato, è stata venerata come fosse una dea e ha vissuto nella miseria quando era una bambina. Ha una caratterizzazione di partenza e un passato davvero ricchi.Penso sia per questo che sento di non rendere giustizia al personaggio. C'è così tanto con cui giocare, mi sento come se non ne fossi mai all'altezza. C'è uno spunto narrativo che era parte della mia proposta originale per X-Men: Gold e che non ho ancora avuto l'opportunità di sviluppare. Tengo le dita incrociate, un giorno potrei riuscirci.
Senza fare spoiler, al termine del numero #20 la squadra finisce su un pianeta alieno in cui sono presenti delle condizioni meteorologiche sulle quali Tempesta non ha il controllo. Questo impedimento - e le circostanze terribili in cui si trova il team - la costringono a fare i conti con quella forza interiore a cui facevo riferimento, più che con i suoi poteri. Sarà compito di Ororo tirar fuori la squadra da quella situazione difficile.
Lan ha fatto un ottimo lavoro nei punti cruciali mantenendo il punto di ripresa molto ampio, con la possibilità di mostrare costantemente uno sguardo su questo mondo alieno. Per far funzionare la storia - e mantenere alta la posta in gioco - il pianeta che sta cercando di uccidere gli X-Men doveva infatti essere vasto, senza alcuna risorsa che la squadra potesse usare a proprio vantaggio. L'aspetto del pianeta è di vitale importanza per la vicenda che sto raccontando, e Lan lo ha reso meravigliosamente.
Una delle mie storie preferite di tutti i tempi, credeteci o no, è X-Men Unlimited #1, scritta da Scott Lobdell. Ho voluto inserire gli X-Men in una situazione simile e in cui la trama è brutalmente semplice: sopravvivere. Il risultato è uno dei miei numeri preferiti di X-Men: Gold usciti finora, ma vedremo cosa ne penseranno i lettori.
Fonte: Marvel