Chrono PK #91: Il marchio di Moldrock

Ne Il marchio di Moldrock, PK si trova costretto a collaborare con un antico avversario...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Il marchio di Moldrock, copertina di Lorenzo Pastrovicchio

Un anno e mezzo dopo l'uscita de Il raggio nero, i fan di PK hanno potuto leggere sulle pagine di Topolino la prosecuzione della storia di Moldrock. Nel frattempo, complice il ventennale della serie, avevano assistito al ritorno di Xadhoom, all'uscita di una miniserie antologica e a un team-up con DoubleDuck: la più ricca proposta di avventure del Papero Mascherato degli ultimi anni, pur non avvicinandosi all'offerta mensile dei tempi di PKNA e PK2. Probabilmente, all'epoca della serie regolare avremmo letto una successione di avventure slegate da questa trama, per poi ritrovare l'imponente tiranno; l'attesa è stata simile, ma, a causa della formula editoriale di PKNE, tutto è sembrato più consequenziale, con una struttura lineare che dà meno l'impressione di un complesso universo narrativo.

Non è un segreto che Moldrock sia ispirato a Darkseid, mentre nell'Orda composta da suoi potenti sottoposti rivediamo l'Ordine Nero di Thanos. I combattenti di Corona irrompono violentemente nel monastero di Dhasam-Bul alla ricerca di Everett Ducklair, affamati di vendetta. Pikappa interviene in soccorso dei monaci - assieme ai quali si era addestrato - ma Moldrock è disposto a tutto pur di mettere le mani sulla sua nemesi, anche mettere sotto assedio Paperopoli isolandola dal resto della Terra, almeno fino a quando i terrestri non gli forniranno un'astronave che gli permetta di raggiungere il suo pianeta natale.

Moldrock si conferma una valida aggiunta alla galleria dei nemici di PK, così come i membri dell'Orda. Particolarmente affascinanti sono gli studi preparatori presentati in coda alla Limited Deluxe Edition della storia, che accrescono il desiderio di conoscere i membri del gruppo rimasti nell'ombra. Bizzarro e divertente il design dei predoni Grozsnaz, agguerriti soldati che cercano di dominare il Pozzo nonostante le loro dimensioni ristrette (come un esercito di lillipuziani dagli intenti minacciosi) con esiti decisamente comici.

Topolino 3207, copertina di Lorenzo Pastrovicchio

Paperinik si reca per la prima volta sul pianeta-prigione evroniano con l'obiettivo di chiedere aiuto a Trauma per affrontare Moldrock. La collaborazione tra il papero e uno dei suoi avversari più temuti risulta però poco più di un mero fan service, un po' perché "la squadra dei Trauma" vista in Potere e Potenza indebolisce questo ritorno, un po' perché l'effettiva utilità del personaggio nella risoluzione finale è abbastanza marginale.

Lo stesso si può dire di Nebula Faraday, la cui apparizione è in funzione di un finto colpo di scena basato (anche) su un suo improvviso cambio di carnagione, cosa che fa credere a PK e ai lettori di ritrovare Uno dopo tanto tempo. L'amata intelligenza artificiale tornerà sì in scena, ma soltanto nelle ultime pagine, purtroppo senza che la sceneggiatura si soffermi sulla potenza emotiva di questo ricongiungimento, cosa che lascia un po' spiazzati dopo il drammatico addio visto nel primo numero di PK2.

Ne Il marchio di Moldrock, il criminale coroniano scopre la verità su Everett Ducklair e sul motivo per cui è stato rinchiuso nell'universo pentadimensionale; questo lo spinge verso una redenzione che ci porta a rivedere il suo ruolo, da temibile villain a possibile alleato nello scontro su Corona previsto per la prossima storia. Prima di questo cambio di fazione ci sarebbe piaciuto rivederlo in azione come antagonista, ma risulta evidente la priorità di portare avanti la cavalcata narrativa verso la risoluzione delle trame rimaste in sospeso per troppi anni.

CHRONO PK

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