Caput Mundi - I mostri di Roma 5: Prima dell'alba, la recensione
Abbiamo recensito Caput Mundi - I mostri di Roma 5: Prima dell'alba, pubblicato da Editoriale Cosmo
Il 18 gennaio è approdato nelle edicole italiane Caput Mundi - I mostri di Roma 5: Prima dell'alba, penultimo albo del progetto nato da un'idea di Roberto Recchioni. Più di ogni altro che l'ha preceduto, questo brossurato è talmente legato all'azione, alla spettacolarità e alla rapidità della messa in scena da essere molto più vicino alla rappresentazione cinematografica che a quella fumettistica.
Se questa successione degli eventi, con lo stesso ritmo e la stessa caratterizzazione delle sequenze fosse stata mostrata in un film, probabilmente avrebbe rappresentato un picco di follia notevole nel filone delle vicende catastrofistiche, strizzando l'occhio a quelle pellicole degli anni Novanta che hanno costruito una generazione di eroi che salvano (o distruggono) il mondo pescando tra la gente comune. In questo caso, però, non stiamo parlando di un film, tantomeno abbiamo a che fare con gente comune: se durante il precedente capitolo della vicenda venivano slegati gli ultimi ormeggi al reale, con questo nuovo appuntamento si entra definitivamente nel fantastico, portando gli eventi catastrofici su una scala talmente incredibile da domandarci quale sarà il prossimo picco di follia.
Fabiana Mascolo realizza dei disegni che - letteralmente - parlano da soli: ci sono intere tavole praticamente senza testi che vanno lette unicamente in funzione dello sviluppo dell'azione. La regia impostata dagli sceneggiatori e la realizzazione precisa da parte dell'artista permettono ai lettori di non perdersi all'interno delle pagine seguendo il percorso compiuto dai protagonisti dall'inizio alla fine (in senso letterale, vista la fuga all'interno della Città Eterna).
Come di consueto, la copertina di Marco Mastrazzo, immersa nel rossore del sangue che inonda buona parte dell'albo, propone un'ottima anteprima dei contenuti, mentre il lettering di Maria Letizia Mirabella continua a compiere egregiamente il suo lavoro.
Durante il suo corso, Caput Mundi si è evoluta in modo costante, trasformandosi in quel piacere leggero che tanto può accompagnare la lettura casuale, tanto rende soddisfacente un binge reading tutto d'un fiato. Chi vi scrive si era fatto un'idea molto diversa del progetto, visti i presupposti della prima parte, messi sul tavolo alla presentazione dei personaggi; nonostante ciò, la frenesia, l'azione e gli eccessi della trama mescolati a disegni generalmente molto buoni hanno reso la lettura piacevole.
Non resta che attendere l'atto finale, nella speranza che sia ancora più scoppiettante dei primi cinque capitoli. Ormai non si tratta più di attendere con ansia l'esito di uno scontro, piuttosto di scoprire come avverrà, e se sarà o meno all'altezza dei precedenti nel suo svolgimento.