Morgan Lost – Dark Novels 0: Origini, la recensione
Abbiamo recensito per voi Morgan Lost – Dark Novels 0: Origini, di Claudio Chiaverotti e Val Romeo
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Origini, presentato in anteprima all'ultima Lucca Comics & Games e uscito in edicola lo scorso novembre, ripercorre la nascita e la maturazione del protagonista; un "episodio di formazione" potremmo definirlo, dove Chiaverotti racconta come Morgan sia diventato l'uomo che è adesso regalando ai suoi fan più preparati succosi dettagli del passato. Questo atto zero - o "anno uno", per dirlo alla Frank Miller - è solo l'introduzione alla serrata continuity che sta debuttando nei chioschi di tutta Italia con il primo numero della serie, intitolato La sindrome di Biancaneve.
La scimmia si può facilmente contrapporre ai fenicotteri che affollano la languida, poetica copertina di Fabrizio De Tommaso e che tornano a pagina ventidue in tutto il loro splendore. Gli eleganti e slanciati uccelli non sono rosa come spesso accade in natura - in quanto non simboleggiano luce e positività - bensì rosso sangue, tonalità associabile al tormento e la solitudine del Nostro e che insieme al bianco e al nero costituisce la soluzione cromatica della testata, affidata come sempre al contributo essenziale di Arancia Studio.
Il rinato secondogenito di Chiaverotti è un prodotto di qualità che siamo certi saprà affermarsi meglio della sua precedente incarnazione; e, a dirla tutta, risulta strano non vedere questo progetto prendere parte alla neonata e ambiziosa etichetta Audace, dedicata da Sergio Bonelli Editore a un pubblico maturo.