Dragon Ball Super 3, la recensione
Abbiamo recensito per voi il terzo volumetto di Dragon Ball Super, pubblicato da Edizioni Star Comics
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Se nella recensione del secondo albo lamentavamo un’eccessiva compressione degli eventi che rendeva la narrazione a tratti affrettata, in questo volumetto il problema pare ampiamente superato. All’introduzione di Zamasu viene infatti dedicato un episodio e mezzo, mentre i saiyan restano in disparte, concedendo a un personaggio importante tutto lo spazio necessario, oltre a una caratterizzazione più approfondita rispetto a quella presentata nell'anime.
Purtroppo, Dragon Ball Super continua ad abusare delle trasformazioni Super Saiyan, che si avvicendano come fossero il principale motivo d’interesse, quando in realtà è vero l’opposto; se i primi stadi erano qualcosa di epico e sorprendente, un traguardo che richiedeva enormi sforzi per essere raggiunto, ora un nuovo colore di capelli compare ormai senza generare più una reazione forte nel lettore né sostanziali differenze nella lotta.
A tal proposito sottolineiamo un breve contenuto speciale (di sole due paginette) in coda all'albo: Toyotaro mostra un paio di esempi di correzioni che sono state fatte all'artista da Toriyama, spiegando in cosa consista la collaborazione tra i due. Le osservazioni del creatore della saga sono mirate e costituiscono una sorta di supervisione editoriale, interessante al punto che ci farebbe piacere vedere più spesso materiale extra di questo tipo, così da conoscere meglio il processo creativo del manga.