Tex Romanzi a Fumetti 6: Il Vendicatore, la recensione
Il Vendicatore ci regala un altro frammento del passato di Tex, quando era ancora un ricercato
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
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La sete di vendetta per l'uccisione del padre Ken ha spinto il Nostro, insieme al vecchio Gunny Bill, fino in Messico. Giustizia è stata fatta ma a caro prezzo, e ora una taglia pende sulla testa del protagonista, già braccato da Mister Bronson, un potente ranchero, invischiato con i razziatori del Paese limitrofo e solito corrompere gli sceriffi locali. Il ranger Gim Callahan, amico di Ken Willer e di Gunny Bill, decide di accompagnare il giovane Tex, deciso a oltrepassare nuovamente il confine naturale segnato dal Rio Grande, sulle tracce del bandito Juan Cortina.
Questo fumetto tuttavia, non è soltanto un micidiale susseguirsi di scontri a fuoco e azione: come in ogni episodio che si rispetti, fin dagli inizi della saga creata da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini, campeggiano sentimenti limpidi, schietti, come quello che lega i due fratelli Willer, anche se divisi da opposte vedute e principi. Tra i comprimari, Boselli dedica particolare attenzione e spessore a Callahan e Cortina, a cui probabilmente è riservato un ruolo di fondamentale responsabilità nei confronti delle future scelte e condotte di vita del nostro ex bandito.
Il tratto e la classe di Andreucci completano un altro volume imperdibile per tutti i fan di Aquila della Notte. Con lo Speciale e questo albo, l'artista romano firma quasi trecento pagine in totale, attestandosi come il disegnatore di riferimento per la gioventù di Tex, senza mostrare la minima difficoltà nel passare dal bianco e nero alla policromia. Rispetto a Il magnifico fuorilegge, qui esibisce un segno più morbido e patinato, funzionale al lavoro egregio di Matteo Vattani ai colori.