Monster Allergy Evolution vol. 2: La valle dei Bombi, la recensione
Il secondo numero di Monster Allergy Evolution indaga sul destino di Bombo
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il numero precedente di Monster Allergy Evolution si era concluso con un sorprendente colpo di scena: la morte di Bombo, un drammatico sacrificio che gettava le fondamenta per La valle dei Bombi. Inizialmente, in questo albo i due protagonisti sono alle prese con la vita universitaria, confermando uno dei principali piaceri di questa nuova serie: osservare lo status quo attuale dei personaggi che eravamo abituati a vedere in versione pre-adolescente. La spensieratezza delle prime scene si infrange però non appena capiamo che Zick non riesce a concentrarsi sullo studio o a concedersi qualche svago, in quanto è ancora emotivamente provato dalla perdita dell’amico, e i tentativi di Elena di fargli superare il lutto non sembrano proficui.
È un altro episodio divertente e con la giusta dose di avventura; difficile non sorridere durante la lettura, grazie ai battibecchi tra Elena e Zick, ai commenti sardonici di Timothy e alla stramberia dei Bombi, che alimentano la caratteristica atmosfera del titolo.
Il tratto di Ilaria Catalani ci propone degli Zick ed Elena familiari ma cresciuti; in qualche modo i disegni, seppur cartooneschi come di consueto, appaiono un po' più adulti, come se fosse in corso un processo di maturazione che procede di pari passo con i protagonisti.
La colorazione di Walter Baiamonte fa ampio utilizzo di tinte pastello, ma leggermente meno accese di quanto siamo abituati a vedere in Monster Allergy: un altro elemento che suggerisce una lenta e progressiva trasformazione, forse volta a lasciarsi alle spalle in modo indolore i toni spensierati di inizio serie.