Mercurio Loi 6: A passeggio per Roma, la recensione

Abbiamo recensito per voi Mercurio Loi 6: A passeggio per Roma, di Bilotta, Ponchione e Righi

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Mercurio Loi 6: A passeggio per Roma, anteprima 01Quando si parla di scrittura, l'autore è unico padrone di un intero universo, e i lettori, procedendo nella storia, possono percepirlo in due modi: statico o in movimento. Nel primo caso, la sensazione di fondo è di una certa ineluttabilità degli eventi, quasi come se il protagonista agisse per mandato divino; nel secondo, a cui appartiene Mercurio Loi 6: A passeggio per Roma, il concetto di movimento all'interno della storia è percepibile dal lettore, pagina dopo pagina, rendendo le vicende degli eroi più avvincenti.

Prendendo spunto dal modello del librogame, Alessandro Bilotta tesse un racconto cronometrato alla perfezione, costellato di scelte e bivi che rendono l'albo leggibile in diversi modi, ognuno con un corso degli eventi a sé stante che porta a differenti finali. In una testata che ha la dualità come centro nevralgico di ogni storia, l'autore continua a esaminare uno dopo l'altro tutti i dissidi della natura umana. In questo numero si focalizza in particolare sulle scelte: i bivi che ognuno deve affrontare durante la propria esistenza, lasciandosi trascinare dal caso o ponderando all'infinito le proprie scelte.

Se nella realtà il dibattito tra destino e libero arbitrio probabilmente non avrà mai fine, nelle storie (almeno in teoria) questa contrapposizione non dovrebbe esistere, data l'onniscenza del creatore delle stesse. La differenza fondamentale tra questo albo di Mercurio Loi e i librigame a cui si ispira sta nell'incastro: durante tutta la durata dell'intreccio, i personaggi stessi interpretano i protagonisti, in bilico tra la scelta del percorso e un fato onnisciente che conduce tutti nel posto stabilito.

In questo albo, Mercurio ed il suo assistente Ottone giocano con la tesi di laurea di uno studente del professore, restando costantemente in bilico tra l'essere spettatori consapevoli di un disegno superiore che fa perdere importanza a ogni scelta e il percepire chiaramente la portata di ogni loro azione all'interno della trama.

Mercurio Loi 6: A passeggio per Roma, anteprima 02

La Roma di Mercurio Loi respira, oggi più che mai. Un mondo che vive (e muore) non scompare pagina dopo pagina, e i comprimari che incontrano i protagonisti non sempre ne conservano la memoria. Tutto entra in prospettiva, rendendo quella di Mercurio solo una vicenda tra le tante di egual valore, tutte fatte di scelte e bivi che hanno portato conseguenze importanti per chi le ha vissute, a prescindere dal loro peso nella vita di Mercurio.

In questo sesto numero, il professor Loi diventa una pedina tra le altre, mettendo in prospettiva quella sensazione legata al sentirsi speciali che ognuno ha provato almeno una volta nella vita. I protagonisti si muovono avanti e indietro nello spazio e nel tempo, con soluzioni narrative che raggiungono alti livelli di emozione e poesia che, compiendo scelte di lettura differenti, sarebbero rimaste ignote.

Non tutte le scelte, però, sono uguali: il tema del doppio resta vivo anche dichiarando al lettore che la scelta dei protagonisti è ininfluente (mossa che, in altri contesti, farebbe perdere la magia della narrazione). In quei casi, i disegni di Sergio Ponchione e i colori di Nicola Righi riescono a rendere, nella stessa pagina, ambienti che presentano il trascorrere del tempo anche nella stessa vignetta, citando con molta eleganza dei maestri come Will Eisner, senza che venga meno la coerenza visiva innescata dagli albi precedenti

Mercurio Loi è un prodotto atipico, per ricerca narrativa e qualità dei risultati. È incredibile come la qualità della narrazione diventi, numero dopo numero, sempre più curata nei minimi dettagli, apparendo allo stesso tempo di una fluidità disarmante. Di fronte ad un albo dove si crede all'incredibile, è naturale prendere in prestito le parole dello stesso Mercurio, che ancora una volta parla ai lettori oltre la quarta parete, dall'interno dell'albo:

Non pretenderai di risolvere le prove d'intelligenza con la razionalità?

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