Haxa vol. 1: I confini del vento, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume di Haxa, serie fantasy di Nicolò Pellizzon edita da BAO

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Haxa vol. 1: I confini del vento, anteprima 01Nell'anno 2035, il mondo ha scoperto che la magia esiste e che da sempre i maghi sono stati tra noi. Con il crollo della torre invisibile di Al Hillah, gli Ellidi, ossia coloro che non praticano la magia, hanno scoperto l’Haxa, l’energia che tiene unite le particelle di cui è composta la materia. Questa forza può essere utilizzata per scopi benefici (l’Ars Alchemica) o per fare del male ed evocare creature da altre dimensioni (l’Ars Goetia). Solo il sei percento della popolazione possiede questo potere, ma ora che queste persone sono uscite allo scoperto non mancano rappresaglie e operazioni di epurazioni da parte del Mahobo Keisatsu, che intende mantenere l’ordine e fermare i Goetiani.

Si intitola I confini del vento il primo volume di Haxa, tetralogia fantascientifica creata da Nicolò Pellizzon ed edita da BAO Publishing. La saga è incentrata sulla figura di Sophia, adolescente dallo spirito forte e dalla spiccata sensibilità, alle prese con diversi problemi: da quelli canonici della crescita e della ricerca di una propria identità alla scoperta delle doti magiche. Dopo essere stata incriminata per il furto di una macchinetta tagliacapelli, la ragazza decide di abbandonare la scuola per allontanarsi da chi l’accusa di essere una strixia, una strega. Inizia così il viaggio in compagnia di Mark che la porterà a conoscere nuove realtà e ad affrontare sfide oltre la sua portata.

Haxa è un progetto a lunga gittata senza dubbio molto ambizioso. Chi ha avuto modo di seguire Pellizzon nelle sue precedenti opere sa quanto fantasy, magia ed esoterismo siano temi a lui cari. Supportato dalla casa editrice meneghina, il fumettista intraprende un cammino tortuoso che in questa prima tappa convince per la cura nella creazione di una mitologia intrigante e originale.

Sebbene scorra fluida, tra animali fantastici, tecnologie avveniristiche e atmosfere da teen drama, la lettura richiede molta attenzione. Partendo da una necessaria introduzione, il lettore viene catapultato in una realtà non lontana dalla nostra ma arricchita dagli elementi più disparati. Per entrare in sintonia al meglio con termini e ambientazioni creati ad hoc per Haxa, alla fine di ogni capitolo sono presenti delle schede che offrono importanti approfondimenti.

Haxa vol. 1: I confini del vento, anteprima 02

Su un impianto narrativo notevole e ben congegnato si innestano la riuscita caratterizzazione dei protagonisti - in particolare colpisce la capacità di tratteggiare figure femminili di spessore - e l’ottima regia. Pellizzon riesce a calare i personaggi nella storia gradualmente, svelando un po’ alla volta la loro personalità e i loro reali intenti. La riuscita costruzione e gli interrogativi lasciati senza risposta permettono ad Haxa di non svelare tutte le carte a disposizione e di creare le giuste prerogative per un interessante prosieguo della tetralogia.

Il denso flusso di eventi e l'ampio cast denunciano il desiderio di puntare sull’enorme impatto visivo delle tavole e sull’evasione dalla realtà piuttosto che su tematiche impegnate celate dietro un primo livello di lettura. Certo, procedendo lungo il percorso travagliato di Sophia si riconoscono le diverse fasi della crescita: dal riconoscimento della propria diversità alla sua accettazione, con le relative trasformazioni fisiche e comportamentali; l'integrazione, la posizione della massa contro le minoranze e le diversità lasciano la propria traccia nella sceneggiatura, ma è evidente quanto l'artista veneto voglia stupire soprattutto tramite la fascinazione della storia fantasy che ha imbastito e gli spettacolari disegni con cui essa prende vita.

Il peculiare stile sintetico e pop di Pellizzon si esalta nella creazione di un immaginario vasto e fantastico, animato da creature affascinanti. La magia assume forme solide sempre diverse e dalle colorazioni accese che riempiono pagine psichedeliche di indubbio valore. Il contrasto tra toni vividi e neutrali ammalia e offre al racconto un impianto visivo di alto livello.

Haxa vol. 1: I confini del vento è una lettura che richiede attenzione e dedizione, oltre alla voglia di viaggiare nel tempo e vivere intense avventure. Ci troviamo di fronte all’ennesimo fulgido esempio di quanto la scena italiana sia vivace, e naturalmente all'ennesima scommessa vinta da BAO Publishing.

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