Chiodotorto vol. 1: L'Uomo Storto, la recensione
Abbiamo recensito per voi Chiodotorto vol. 1: L'Uomo Storto, di Dario Sicchio e Lorenzo Magalotti
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Il suo nome all'anagrafe è Anthony Scalia e sa di aver fatto incazzare tutti o quasi quelli che contano in città. Quale città? Una delle peggiori in cui vivere, perché dominata da un rampante boss della mala romena, da un commissario di polizia pazzo e fissato con il salutismo e da un boss che nessuno vede mai da anni ma che tutti temono e con buone ragioni. Due su tre lo vogliono morto.
Chiodotorto è abbastanza disperato e strafatto da farsi venire un'idea folle: sfruttare il blocco e andare a canestro, usare le tensioni e i sospetti che gli ultimi eventi hanno creato per mettere i grandi capi gli uni contro gli altri, creare il peggior caos mai visto e uscire di scena senza farsi vedere. Per farlo avrà bisogno di giungere a patti con l'omino che vive nel suo cervello da tossico, con il diavolo e con i fantasmi del passato. Oltre che di sporcarsi le mani di sangue come un piccolo topo dei vicoli non ha mai fatto in tutta la sua vita e guadagnarsi un biglietto per l'inferno.
Dario Sicchio e Lorenzo Magalotti confezionano un primo volume di questa nuova serie decisamente gustoso. Applausi, perché la qualità dei dialoghi è notevole e il tratto sempre chiaro, convincente e perfettamente intonato alle atmosfere allucinate di questo noir. Se volete un'idea del genere che avete di fronte, non è difficile individuare degli echi cinematografici abbastanza evidenti, a metà fra Quentin Tarantino e Guy Ritchie.
C'è anche un buon lavoro sulla struttura narrativa di questa crime story sporca e un po' lisergica, raccontata tutta quanta o quasi attraverso il punto di vista di gente poco lucida a causa delle sostanze che ha in corpo.
Questo primo volume è, di fatto, un grande flashback con introduzione, che scombina un po' i piani del racconto e fa promesse sin da subito, anticipando eventi futuri e mostrandoci flash di personaggi potenzialmente risolutivi. Un po' a là I Soliti Sospetti, veniamo trascinati nella storia tra un confronto che pare quello finale, che chiuderà i conti. Ma in che modo e con quali risultati, impossibile dirlo. Sempre ammesso che davvero sia il punto esclamativo e non una nuova svolta della trama.
Una trama condotta in maniera coinvolgente, tramite un immaginario non proprio originalissimo ma ben congegnato, che piacerà agli amanti dei riferimenti fumettistici e cinematografici già citati e ai fan dei romanzi di Joe R. Lansdale. Chiodotorto vol. 1: L'Uomo Storto è pertanto promosso e si presenta sulla scena come una serie italiana di respiro internazionale decisamente interessante. Siamo ansiosi di sapere quanto ancora possa complicarsi la vita del protagonista, picaresca vittima degli eventi e di se stesso cui abbiamo preso a voler bene sin dalle prime battute della sua storia. Il che è sempre un buon viatico, per l'inizio di un racconto.
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