Gamble, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo numero di Gamble, opera di Vivenzio, Falzone e Raimondi, edita da ALT!
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
In un quadro non così lontano da scenari a noi noti, Kenny e Buddy, entrambi quindicenni, imboccano una via pericolosa: iniziano a spacciare droga per Daze, il boss del quartiere. I quattro amici dovranno restare vigili per evitare i proiettili che copiosi intasano il quartiere: una guerra tra bande in cui le vittime sono sempre gli innocenti e dove Bones, giovane rampante che si vuole fare largo nella malavita locale, vuole far fuori Daze.
Come in Kristen, non ci sono riferimenti a luoghi o epoche precise, il che dona a Gamble un carattere universale, fornendo così al lettore una facile immedesimazione con quanto narrato. Il ritmo è serrato è quello di un noir metropolitano, grazie al limitato uso dei testi e alle splendide tavole di Gabriele Falzone, che completano al meglio la narrazione. Il grande lavoro in fase di sceneggiatura viene esaltato da questo artista dotato di un tratto realistico, espressivo e dinamico, che sforna vignette ricche di dettagli in cui pone l'accento sulla gestualità dei corpi e l'espressività dei volti. Originale, personale e descrittivo, lo stile del giovane disegnatore imprime un taglio fortemente cinematografico a Gamble.
Gamble è un'altra sorpresa targata ALT! (Associazione Lettori Torresi), nonché l'ennesima soddisfacente prova dei ragazzi de La Stanza, una fucina di talenti da tenere d'occhio.