Vedova Nera 1, la recensione

Ci sono pellicole che grazie alla tanta azione riescono a tenerci incollati alla sedia, letteralmente con il fiato sospeso. La velocità con cui si susseguono gli eventi e si ribaltano le sorti dei personaggi creano un'empatia immediata e, ben presto, ci troviamo a tifare per l'eroe braccato, ma in grado di superare ogni difficoltà. Trappola di Cristallo, Mission Impossible e gli immortali film dell'Agente 007 sono solo la punta di un iceberg che nasconde sotto il pelo dell'acqua tanti altri titoli di grande successo. Nel corso degli ultimi anni il fumetto ha riacquistato la sua componente d'azione, provando a imprimere la stessa folle corsa al genere supereroistico.

Dopo un ciclo di storie firmato da Nathan Edmondson e Phil Noto, tocca al collaudato tandem composto da Mark Waid e Chris Samnee raccogliere il testimone e traghettare l'ex assassina del KGB nell'era della Nuovissima Marvel. Pronti a lanciarvi da un veicolo in volo a 12.000 metri d'altezza senza paracadute? A saltare nel vuoto in compagnia di Natasha Romanoff, meglio conosciuta come Vedova Nera?

Abbandonata la continua voglia di confronto/riscatto da un passato troppo torbido per essere cancellato, Waid e Samnee realizzano il fumetto più elettrizzante del nuovo corso della Casa delle Idee, in cui atmosfere degne della miglior pellicola d'azione, in salsa spionistica, regnano incontrastate. La volontà di Natasha di rompere con il suo retaggio viene frustrata da un misterioso ritorno che potrebbe vanificare gli ultimi sforzi dell'agente dello S.H.I.E.L.D... o meglio, ex agente, visto che la troviamo in fuga dall'eliveivolo di Maria Hill, dal quale ha sottratto qualcosa...

Adrenalina pura, senza troppi giri di parole. Basterebbe questo a riassumere il primo capitolo di questo brossurato edito da Panini Comics. Non c'è bisogno di conoscere granché del personaggio per godersi la lettura; sarebbe quasi superfluo fare ricerche - nonostante gli ottimi cicli del passato con protagonista Natasha - visto che leggendo Vedova Nera 1 manca il tempo di fermarsi a riflettere o di rivangare episodi del passato.

Sebbene ci sia un filo invisibile che unisce la passata e la presente stagione di questo fumetto, infatti, la variazione di registro adottata dagli ex autori di Daredevil è lampante: i vecchi tempi hanno un nome e un volto, oltre a qualcosa di estremamente pericoloso in mano, e richiede uno sforzo - tanto fisico quanto interiore - per essere superato.

Natasha incarna l'archetipo dell'eroe che sopravvive alle situazioni più estreme con apparente facilità; tutto l'immaginario fatto di armi ipertecnologiche e automobili voltanti compare a corredo di una trama lineare e ben congegnata che non ha bisogno di eccessivi artifici letterari per restare in piedi e, soprattutto, conquistare.

Lo storytelling di Samnee - soggettista oltre che disegnatore di Vedova Nera - è perfettamente in grado di trasmettere la potenza, la tensione e la suspense che caratterizzano l'intreccio e rappresenta il vero asso nella manica della serie. Non è da tutti passare da situazioni statiche a inseguimenti, sparatorie e salti nel vuoto con tanta naturalezza, ma l'artista - complice la rodata intesa con Waid - è perfettamente a suo agio tra queste pagine. Il suo tratto sintetico e dinamico riesce a mantenere una grande espressività nonostante il ritmo forsennato e i tanti colpi di scena che riserva la storia.

Al di là del ruolo sempre più importante che le eroine di casa Marvel si stanno ritagliando, al di là della versione cinematografica portata sul grande schermo dalla stupenda Scarlett Johansson, la Vedova Nera si conferma protagonista di un ottimo fumetto caratterizzato da una forte personalità, una lettura interessante quanto stimolante.

Abbiamo posto l'accento sulla tanta azione che contraddistingue il primo numero, ma vale la pena sottolineare come questa non sacrifichi nulla in termini di caratterizzazione del personaggio, che mantiene vive la sua umanità e le sue problematiche, anche nella nuova veste. Vedova Nera 1 è un prodotto decisamente sopra la media, una prova autoriale di grande spessore.

Non ci resta che attendere, dunque, la prossima uscita per cercare di raccogliere qualche indizio in più sul dossier che fa tremare Natasha e sulla misteriosa figura di Leone Piangente. Sperando di non dover saltare ancora da terrificanti altezze.