Color Tex 10: Il mescalero senza volto e altre storie, la recensione
Il mescalero senza volto e altre storie: cinque avvincenti storie per un Color Tex antologico di ben 160 pagine
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Apre il volume l'avventura che porta la firma dello “zagoriano” Jacopo Rauch ai testi e del “dampyriano” Alessandro Bocci ai disegni. In sole 30 tavole viene inscenata un'intrigante trama costruita su più piani temporali che vede in pericolo di vita il pard più attempato del gruppo.
Un cavallo di pezza è il racconto più toccante e potente dell'albo: uno scrittore esperto di western come Luca Barbieri ci mostra Tex nella sua sfumatura più cupa ed epica, quella di implacabile giustiziere solitario. Walter Venturi, dal canto suo, ci offre una splendida interpretazione classica, marmorea, del personaggio, per i colori brillanti di Erika Bendazzoli.
Chiude l'albo Chupacabras!, che ci fa apprezzare per la terza volta - dopo Il mescalero senza volto e Rio Quemado - la policromia di Oscar Celestini. I testi sono di Moreno Burattini, mentre i disegni sono opera di un poliedrico Michele Rubini che svaria con singolare abilità e padronanza da un eroe bonelliano all'altro. È questa l'unica storia delle cinque a concedersi una variazione sul tema: come si intuisce dal titolo, vediamo infatti uno sconfinamento nell'horror e nel fantasy attraverso un'avvincente indagine condotta da Tex e Tiger sulle tracce dei leggendari succhiasangue del folclore latino-americano.