Archie vol. 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume di Archie, scritto da Mark Waid e disegnato da Fiona Staples

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Archie vol. 1, anteprima 01È una stagione particolarmente proficua per i reboot, quella che stiamo vivendo. Tra flop dichiarati e inattese sorprese cinematografiche - come pure in televisione e nel fumetto - diversi sono i progetti che declinano in maniera più contemporanea la genesi di personaggi divenuti ormai leggendari. In questo filone così ricco va a inserirsi il rilancio che nel 2015 Archie Comics ha lanciato di una delle serie più longeve e amate dell'universo dei comics. Stiamo, ovviamente, parlando di Archie e delle fantastiche avventure di Archie Andrews, la sua fidanzata Betty, il suo miglior amico sempre affamato Jughead e tutto il cast di comprimari che da decenni animano i corridoi del Riverdale High School.

Il compito di trasportare Archie nel terzo millennio e consegnarcelo nella versione 2.0 tocca a Mark Waid - il cui ciclo su Daredevil risulta uno dei più apprezzati e premiati in assoluto - e Fiona Staples, disegnatrice al lavoro sulla pluripremiata e decantata serie Saga. Due autori di spessore ai quali si sono aggiunti, poi, Annie Wu e Veronica Fish, a dare il cambio alla Staples al tavolo da disegno.

La trama parte in un momento delicato della vita del nostro giovane protagonista: la sua relazione amorosa con la storica fidanzata, Betty, si è da poco conclusa in maniera decisamente burrascosa a seguito de "l'incidente del rossetto", episodio che ha fatto scendere il gelo tra i due, che ora non si rivolgono più la parola. Tocca a Kevin, Sheila e Jughead provare a ricucire il rapporto utilizzando il ballo scolastico come pretesto. Intanto, nella pacifica cittadina, un miliardario magnate - il signor Lodge - sta per arrivare e si dice che abbia una figlia stupenda: Veronica.

Archie vol. 1, anteprima 02Fughiamo subito ogni dubbio: questo primo volume italiano di Archie, edito da Edizioni BD, è una lettura piacevole, divertente e appassionante destinata a un pubblico per tutte le età, che conquista dalla prima all'ultima pagina grazie a un linguaggio moderno che porta in scena avventure senza tempo incentrate su amore, amicizia e hamburger.

Per fare questo Waid utilizza sin da subito alcuni espedienti narrativi - Archie che guarda in camera e si rivolge al lettore abbattendo la quarta parete - che dialogano con il pubblico più giovane o che magari non ha mai avuto il piacere di leggere questi albi a fumetti. L'autore non stravolge la storia o le dinamiche consolidate di questa serie, bensì le ambienta in un periodo a noi contemporaneo nel quale far muovere i suoi personaggi. Vengono, dunque, inseriti telefoni cellulari, SMS, hashtag e altri elementi che possano richiamare alla nostra epoca, sebbene si tratti di dettagli ornamentali, di contorno, che non creano una frattura rispetto alla precedente incarnazione del fumetto.

Waid, infatti, ama il classico Archie, l'ha studiato, analizzato e consegnato a nuova vita che, però, è la stessa di prima. Ed è una vita stupenda divisa tra compiti in classe, un lavoro da cercare per riparare l'auto, la sua vita sentimentale da poco distrutta, ma che non lo ha condotto verso la depressione o a chiudersi in se stesso. Archie viene dipinto come un ragazzo qualunque, uno di noi, in quanto tale vive esperienze che tutti abbiamo avuto modo di provare sulla nostra pelle.

Archie vol. 1, anteprima 03Chi si aspettava una lettura adulta - magari legata a tematiche quali il razzismo, l'aborto o l'omosessualità - resterà deluso: non c'è traccia di questi elementi. Archie si rivolge al neofita con gli stessi argomenti che oggi decretano il successo di sit-com e teen-drama, e allo stesso tempo dialoga con il lettore veterano con storie rispettose della tradizione. E lo fa con ottimi dialoghi, una caratterizzazione dei personaggi riuscita, oltre a una struttura narrativa episodica che rende la lettura frizzante.

A questo grande - e, rimarchiamo, difficile - lavoro di scrittura si aggiunge lo splendido contributo di Fiona Staples. Tutta la capacità espressiva dell'artista consente di realizzare tavole dense di particolari in cui anche il linguaggio del corpo sostiene al meglio narrazione. Il refresh effettuato sui personaggi è ideale, capace di cogliere le singolarità di ogni comprimario e di riportarlo in scena calato in un contesto moderno. La gioia e la luminosità della scrittura di Waid fa il paio con la bellezza delle tavole accattivanti, in un affresco di indubbio valore artistico.

Il nuovo corso narrativo di Archie convince e la lettura di questo volume diventa obbligatoria per apprezzare una storia divertente, appassionante e innovativa nel rispetto di una tradizione consolidata.

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