My Hero Academia 1 - 2, la recensione
Abbiamo recensito per voi i primi due numeri di My Hero Academia di Kohei Horikoshi, pubblicati in Italia da Star Comics
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Uno degli studenti della Scuola Media Oridera, Izuku Midoriya, fa parte di quel sempre più ristretto numero di umani che non manifestano alcuna eccezionalità, sebbene il ragazzo sia un grande conoscitore ed estimatore dei superuomini. Sin da piccolo è cresciuto con il mito di Allmiglt, il più potente dei supereroi, simbolo e modello per i più giovani. La mancata manifestazione di un potere e il suo essere un secchione, trasformano Izuku in un facile bersaglio per gli sberleffi e gli sfottò dei suoi compagni di scuola, in particolare del bullo Katsuki Bakugo, personaggio egocentrico e sicuro di sé, promettente speranza della scuola e dotato di un quirk che gli consente di generare esplosioni. Ciò nonostante la volontà ferrea di Izuku supporterà il ragazzo nella sua difficile, se non quasi impossibile, missione di accedere alla scuola per Hero Yuei, una delle più rinomate e selettive del Giappone.
My Hero Academia racconta la formidabile ascesa di un apprendista eroe deciso a sconfiggere la sua condizione di “diverso” per imporsi grazie alla sua volontà, al suo spirito puro e cristallino. Sebbene non sia una novità assoluta la presenza di supereroi nella cultura manga, Kohei Horikoshi realizza un’opera classica per impostazione e tematiche che va ad accodarsi alla grande e solida tradizione di shonen che trova i suoi picchi in manga del calibro di Dragon Ball e, più recentemente, Naruto.
Un romanzo di formazione, dunque, che mette a nudo le ansie, le paure e le angosce di Izuku, ma anche i suoi amori e piccoli successi, aprendo la narrazione alla contaminazione del teen-drama. Siparietti da sit-com, amori non corrisposti, un cast di comprimari variegato e ben assortito che permette all’autore di raccontare attimi surreali, assurdi ed esilaranti. Non poteva mancare l’antagonista per eccellenza, il già citato Bakugo, quello che potremmo definire un vero e proprio predestinato al ruolo di eroe. Lo scontro tra i due sarà non solo fisico ma anche ideologico: chi ha tutti gli strumenti per eccellere nella vita contro chi deve invece sudarsi ogni piccola vittoria.
Sotto l’aspetto grafico il volume si presenta molto curato e piacevole. Lo stile è quello tradizionale del genere, con il tratto di Horikoshi dinamico ed esplosivo in grado di esaltare sia le fasi degli scontri, delle sfide, degli allenamenti sia nell’espressività dei volti, la cui fisionomia spesso si adegua alla caratterizzazione del personaggio. La linea curva e sicura di Izuku si contrappone a quella frammentata e spigolosa di Bakugo in un gioco di opposti che anche nella veste grafica contrappone diversi modi di vivere ed essere un superuomo. Horikoshi non è un virtuoso del disegno ma ha una tecnica più che buona per supportare ottimamente il grande lavoro svolto in fase di scrittura.
Se gli eroi fossero caratterizzati esclusivamente dai loro poteri oggi non avremmo il piacere di leggere questa nuova epopea manga divenuta già un anime di successo. Come abbiamo imparato a capire nel tempo ogni eroe è figlio della sua storia personale, delle sue scelte, del suo animo. Non sarà difficile appassionarvi alla figura di Izuku, un vinto, un diverso in un mondo patinato di predestinati, sorretto in questa sua crescita dalla ferrea volontà. Una lezione forte e acuta che saprà travalicare il media fumetto e giungere dritta al cuore degli Izuku che ogni giorno sfidano l’impossibile per raggiungere i propri obiettivi.