Marvel, Civil War II: come e perché uccidere un personaggio secondo Brian Bendis
Il destino di un personaggio molto amato è in bilico durante Civil War II e Brian Michael Bendis ne parla in un'intervista ricca di rivelazioni...
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Dopo aver sostanzialmente ripetuto quanto già detto nell'articolo che vi abbiamo proposto settimana scorsa sulla morte di un personaggio importante come War Machine, Bendis ha parlato della reazione dei fan a questo evento in particolare e del modo in cui lui e la casa editrice l'hanno affrontata e accolta.
L'unica cosa che un po' mi infastidisce della reazione dei lettori è il fatto che alcuni pensino che io me ne stia qui, in una posizione di sufficienza e arroganza, e che la Marvel mi lasci fare quello che voglio, senza che io debba rispondere a nessuno.
Persino il Presidente degli Stati Uniti deve rispondere alla gente che vota. Che razza di rapporto creativo avrei con l'universo narrativo su cui lavoro se nessuno potesse dirmi niente, consigliarmi, criticarmi, fermarmi?
Io voglio attorno gente che mi dica la verità. Giusto ieri, stavamo discutendo di qualcosa di totalmente diverso. Per quanto frustrante possa essere litigare con le persone dal punto di vista creativo, sono felice di sapere che c'è chi mi dirà in faccia che una cosa non funziona o che non è una grande idea.E ovviamente, durante un grande evento, la gente che ha questo ruolo è moltissima. Tutti leggono le mie proposte da cima a fondo, tutti gli editor e creativi le discutono e io ascolto ogni argomento.
La scelta che abbiamo fatto è stata soppesata a lungo, per tanti motivi, così come le sue conseguenze. Io ci ho ragionato sopra non poco, ma alla fine, nonostante tutte le controindicazioni, ha vinto la storia. E, per la storia, la scelta di uccidere Rhodes era la più sensata.
Nello stesso momento in cui War Machine ha trovato la morte, un altro personaggio fondamentale e molto amato dell'Universo Marvel è rimasto gravemente ferito: si tratta di She-Hulk, il cui destino è ancora in sospeso.
Jennifer ha una prospettiva molto interessante sulla legge e la giustizia, temi fondamentali di Civil War II, che va alla ricerca di un equilibrio tra giusto e sbagliato, di azione all'interno o al di fuori delle regole, di priorità di fronte al pericolo. Un personaggio del genere è importante nel dibattito tra gli eroi.
Avete notato che non vi ho ancora detto se sia viva o morta? Ho letto alcuni in rete che dicono di aver sentito che She-Hulk è passata a miglior vita. Siamo al secondo numero della miniserie, il che, per quanto mi riguarda, significa che non siamo nemmeno alla fine del primo atto.
Inoltre ci sono un sacco di tie-in interessanti che devono uscire e one-shot come The Accused, che trattano dell'argomento da diverse prospettive. Sembra che stia prendendo tempo? In parte è così, in parte è un modo per far capire che i lettori devono avere pazienza, sospendere il giudizio su alcuni elementi della storia e aspettare che vengano chiariti. Oppure, possono arrabbiarsi con me. Va bene comunque.
Sapevamo che le reazioni scomposte della gente sarebbero arrivate. Non sono sorpreso. Diamine, io adoro She-Hulk, quindi so bene quanto sia amata da parecchi lettori. Alcuni personaggi hanno solo una nicchia di fan, ma Jen è nel cuore di molti, è in giro da decadi, è una figura femminile potente, è un personaggio ormai classico. Sapevamo a cosa andavamo incontro. Ma dovreste sapere che noi abbiamo sempre un piano. Aspettate e vedrete.
Fonte: Comic Book Resources