Lumina, la recensione
Abbiamo recensito per voi Lumina, particolarissimo progetto firmato da Emanuele Tenderini e Linda Cavallini
Lumina fu inizialmente proposto ad alcuni editori. Ma, vuoi per gli elevati costi di produzione, vuoi per la particolarità del progetto, nessuno si assunse il rischio di produrre il libro di Tenderini e Cavallini, che decisero, quindi, di procedere autonomamente sfruttando lo strumento del crowdfunding per proporre direttamente ai futuri lettori il loro progetto. Il potenziale pubblico rispose con entusiasmo alla proposta dei due artisti, che con la campagna di raccolta fondi finanziarono il progetto con la somma di € 59.994, a fronte di un gol di € 44.000, decretandone un successo importantissimo, vista la natura indipendente del progetto.
Una risposta tanto positiva può essere ricercata in vari fattori, ma è innegabile che la sua parte l’abbia giocata la veste grafica eccezionale, aiutata da una stampa in esacromia opera della milanese Fontegrafica, fatto unico nel mondo del fumetto. Basta aprire una qualsiasi pagina del volume, infatti, per rendersi conto dell’impressionante livello visivo dato dalla tecnica di colorazione hyperflat. E la lettura del libro ci conferma che le percezioni che ne derivano sono parte integrante di ciò che gli autori volevano trasmettere, per stessa ammissione di Tenderini: per lui il racconto è fatto di suggestioni, luci e atmosfere.
Un progetto che non è “solo” un fumetto, ma anche, com’è ovvio che sia in un’epoca di crossmedialità, un universo estremamente sfaccettato e complesso, di cui il primo volume scalfisce appena la superficie. Per avere un’idea di tutto ciò è sufficiente visitare la pagina Facebook del progetto e ammirare le tantissime concept art presenti. O ci si può addentare un po‘ di più in questo mondo leggendo il primo degli spin-off, World of Lumina: Shani, dove gli autori, in collaborazione con i giovani allievi della Scuola del Fumetto di Palermo, hanno cominciato a mostrarci le tante ramificazioni che offre il loro universo.
Particolare attenzione è stata data anche a tutti quegli aspetti che poco o nulla hanno a che fare con il fumetto in senso stretto. Vogliamo parlare, ad esempio, della chiavetta USB in legno? Eccezionale già come oggetto in sé, il contenuto è poi una miniera di sorprese: il fumetto stesso (in tre lingue, italiano, inglese e francese), la colonna sonora e poi lo sketchbook di Linda Cavallini, gli step di creazione della cover, o delle vignette, dalla line art al definitivo colorato.